ROMA – La Piramide Cestia, uno dei monumenti simbolo di Roma, riapre al pubblico in questi giorni con visite guidate gratuite su prenotazione ogni domenica di ottobre. Un viaggio indietro nel tempo, nel monumento funebre di Caio Cestio Epulone, il politico che aveva ricoperto le cariche di pretore, tribuno della plebe e membro dei septemviri epulones. Ed, infatti, dopo la conquista dell’Egitto nel 31 a.C. da parte di Ottaviano Augusto, alla morte di Cleopatra, a Roma si ispirarono ai modelli egiziani, tanto da lanciare una vera e propria moda nell’edilizia funeraria.
Particolare la storia della Piramide, innalzata lungo la Via Ostiense, nel periodo tra il 18 e il 12 a.C. , che venne costruita in meno di un anno, perché Gaio nel suo testamento aveva lasciato disposizioni ben precise ai suoi eredi: doveva essere edificata entro 330 giorni, altrimenti avrebbero perso il patrimonio dell’eredità. Ora la Soprintendenza Speciale di Roma riapre la Piramide Cestia, gioiello dal bianco marmo inserita in un suggestivo angolo romano, a fianco dello storico Cimitero acattolico, al Rione Testaccio. Con base quadrata, alta 36,40 metri, ha una camera sepolcrale, di circa 23 metri quadri, murata al momento della sepoltura, secondo l’usanza egiziana. L’urna cineraria, probabilmente nel Medioevo, è andata perduta, insieme ad una gran parte della decorazione, tramite un cunicolo che ha permesso la violazione.
A realizzare il restauro della cella sepolcrale è stata la Soprintendenza Archeologica di Roma nel 2001, con ulteriori interventi nel corso degli anni. Visite guidate gratuite, dunque, coordinate dalla responsabile del sito, l’archeologa Barbara Rossi, tre in ogni domenica, a intervalli di un’ora, alle 10, alle 11 ed alle 12, per un numero massimo di 25 persone per ogni turno. La prenotazione è obbligatoria su www.soprintendenzaspecialeroma.it.
Laura Ciulli
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