//Una vita senza eccessi per arrivare a 100 anni

Una vita senza eccessi per arrivare a 100 anni

di | 2024-04-27T12:58:41+02:00 28-4-2024 6:00|Punto e Virgola|0 Commenti

Si chiama Elide Quaroni (ma per tutti è semplicemente nonna Dede) e oggi compie 110 anni. E’ nata infatti il 28 aprile 1914 ed è la donna più anziana della provincia di Piacenza, precedendo di qualche mese Anna Teresa Ragazzi, che i 110 li farà a dicembre. La ricetta della sua longevità? “L’amore è il segreto della vita”. Detto così, sarebbe molto semplice: se bastasse amare per assicurarsi una lunga vecchiaia, priva di acciacchi significativi, non ci sarebbero particolari difficoltà… In realtà, le cose stanno in maniera molto diversa tanto da destare l’interesse di scienziati e ricercatori che cercano di individuare fattori comuni che possano in qualche modo “tipizzare” certe caratteristiche. Nel 2019 il numero degli ultracentenari in tutto il mondo aveva raggiunto una cifra record: circa 533.000 (con una stretta maggioranza di donne). Tale cifra si è quasi quadruplicata dall’inizio del millennio, cioè in meno di vent’anni. In particolare, nel 2000, gli ultracentenari erano solo 151 mila in tutto il pianeta.

Ci sono alcune regioni in cui le statistiche dimostrano che si vive oggettivamente di più: il comune di Seulo (in Barbagia, Sardegna), la penisola di Nicoyan in Costa Rica, l’isola di Okinawa in Giappone, la città di Loma Linda in California, l’isola di Ikaria in Grecia… Sono tutte “zone blu” o “blue zone”, ossia le aree del mondo in cui è più elevata la concentrazione di centenari e la speranza di vita è decisamente superiore rispetto alla media del pianeta. Dan Buettner (esploratore, divulgatore scientifico e saggista di origini statunitensi), insieme a un gruppo di medici, antropologi, demografi ed epidemiologi, ha analizzato le “blue zone”, scoprendo che hanno alcuni punti in comune: dieta sana e moderata, consumo abbondante di legumi, stile di vita attivo, tecniche anti-stress, niente fumo, vita sociale ricca, fede. In pratica, questi elementi costituiscono i “segreti” della longevità. E’ innegabile comunque che la genetica gioca un ruolo importante, tuttavia, è importantissima anche l’influenza esercitata dalle abitudini assunte fin dalla giovane età a determinare l’aspettativa di vita di ognuno di noi.

I centenari mangiano con moderazione, prediligono i cibi sani e leggeri con molta frutta e verdura, fonti naturali di antiossidanti. Via libera anche alle proteine di origine vegetale, in particolare ai legumi. La dieta è prevalentemente vegetariana, con assunzione di grandi quantitativi di piselli, fave, soia, lenticchie, fagioli. Un altro pilastro è l’attività motoria, ma senza strafare perché l’esercizio eccessivo può risultare dannoso. Gli abitanti delle “zone blu” vivono in ambienti e contesti che li stimolano costantemente a muoversi, coltivano orti e giardini, trascorrono molto tempo all’aperto in ambienti poco inquinati. Lo stress prolungato ed eccessivo è un nemico dell’organismo e della longevità: aumenta la produzione dei radicali liberi, diminuisce l’efficienza del sistema immunitario, con conseguente maggior rischio di comparsa di malattie, altera l’equilibrio ormonale con senso di affaticamento, indebolimento generale, rallentamento. Ecco perché è importante avere ritmi di vita più lenti e cercare di rilassarsi di più. Fondamentale rinunciare alle sigarette, deleterie in assoluto, tanto che si calcola che il fumo abbrevi l’aspettativa di vita di 8-12 anni. Anche il consumo eccessivo di alcol gioca un ruolo negativo, specialmente se iniziato in giovane età, ma uno o due bicchieri di vino al giorno non fanno male, anzi aiutano a prevenire la demenza senile e le malattie cardiovascolari. Le persone che hanno una vita sociale intensa e coltivano gli affetti vantano difese immunitarie più alte e un miglior profilo ormonale e metabolico: gli abitanti delle “zone blu” investono tempo ed energie nei rapporti interpersonali, guadagnandoci in salute e longevità. Infine, quasi tutti i centenari hanno un qualche tipo di fede e una vita spirituale ricca.

In Italia, il numero stimato di ultracentenari raggiunge il suo più alto livello storico, sfiorando, al 1° gennaio 2023, la soglia delle 22 mila unità, oltre duemila in più rispetto all’anno precedente. Gli ultracentenari sono in grande maggioranza donne, con percentuali superiori all’80 per cento dal 2000 a oggi. I dati sono forniti dall’Istat che prevede anche un consistente aumento dei cosiddetti “grandi anziani”: nel 2041 la popolazione ultraottantenne supererà i 6 milioni; quella degli ultranovantenni arriverà addirittura a 1,4 milioni. “L’aumento degli ultracentenari dimostra che non soltanto la popolazione invecchia, ma soprattutto che invecchia bene, in maniera positiva e attiva”, spiega Andrea Ungar, presidente della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria. Le ragioni sono sia ambientali che genetiche. “I geni – sottolinea Niccolò Marchionni, presidente della Società Italiana di Cardiologia Geriatrica – impattano per non più del 30% mentre per il resto, a pesare, sono gli stili di vita. In primis una dieta mediterranea, con poche calorie, ricca di frutta, verdura e omega 3. Tra le condizioni che accomunano super centenari vi è il mantenere relazioni sociali, vivere a casa propria ed evitare la sedentarietà, mantenendo un’attività fisica moderata continua, come camminare”.

Nonna Dede

Nonna Dede (che si divide tra Fontana Pradosa, in Val Tidone, e Milano) da ragazza fece la mondina e ricorda con grande lucidità quando il suo compaesano a Castel San Giovanni, cardinale Casaroli, segretario di Stato ai tempi di Papa Giovanni Paolo II, era semplicemente Agostino ed era un suo compagno di giochi. “Maneggia lo smartphone come una ventenne”, assicurano i nipoti.

Claudia Baccarini

Lo scettro di donna più anziana d’Italia appartiene attualmente a Claudia Baccarini, di Faenza, nata il 13 ottobre 1910, che aveva sposato Pietro Baldi, sindaco del comune del Ravennate dal 1951 al 1956, dal quale ebbe dieci figli. Fino al 2021, si recava a messa ogni pomeriggio e mentalmente era piuttosto lucida, lamentando solo qualche problema alla vista. La supercentenaria ha dichiarato di avere sempre consumato pasti leggeri, accompagnati da modiche quantità di vino, e di non avere mai fumato.

In estrema sintesi, si vive mediamente di più e anche meglio in molti casi. “Segreti”? Non ce ne sono, se non un’esistenza serena, senza eccessi di alcun genere.

Buona domenica (e buona e lunga vita a tutti).

 

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