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Sardegna tra montagne e acque cristalline

di | 2020-06-21T13:16:29+02:00 21-6-2020 6:05|Sezione 2, Viaggi|0 Commenti

NUORO – L’Italia pullula di luoghi meravigliosi e non sempre conosciuti. Spesso siamo portati a dimenticarcene e, al momento di organizzare una vacanza, siamo portati a fare le valigie e a partire per luoghi lontani, esotici, splendidi certamente, ma non più di quanto non lo siano le località che abbiamo sotto gli occhi e che spesso trascuriamo. La Sardegna offre piani di vacanza per tutti i gusti.

Le piste da sci di BruncuSpina

Gli amanti della natura e dello sport possono visitare le montagne del Gennargentu con le piste da sci di Bruncuspina e del Monte Spada, nel territorio tra Fonni e Villanova Strisaili nella provincia di Nuoro, funzionanti durante tutta la stagione invernale. I temerari amanti del trekking e che adorano rimanere rapiti dagli splendidi scorci naturalistici dell’isola possono visitare il canyon più bello d’Europa che si trova nel Supramonte della Barbagia. E’ una voragine naturale che con i suoi 500 metri di altezza e oltre, e una larghezza che varia da poche decine di centimetri a 4 metri, è considerata uno dei canyon più profondi d’Europa. La gola si è originata grazie all’intensa azione erosiva provocata delle acque del Rio Flumineddu. La più facile via d’accesso alla faglia tettonica, che si estende dal Golfo di Orosei al Supramonte, è quella nei pressi di Urzulei, in località Genna Sìlana.

L’euprotto sardo

A questo luogo sono legate alcune leggende nate dalla particolarità del paesaggio e dalle sue alte pareti che delimitano la gola. Si dice che, dal punto più stretto e oscuro della gola, dove le pareti si stagliano alte verso il cielo superando i 450 metri, sia possibile vedere le stelle in pieno giorno. Secondo un’altra leggenda nelle pareti scoscese di notte sboccerebbero i fiori della felce maschio ritenuti nell’isola magici. Nel canyon si possono avvistare animali come la capra selvatica o l’aquila reale, ma anche il rarissimo Euprotto sardo, un animale endemico sardo-corso considerato l’anfibio più raro d’Europa, specie solitaria che vive nei corsi d’acqua permanenti, limpidi, con fondo roccioso, sabbioso o misto, per lo più privi di vegetazione e con deboli correnti, e il Geotritone del Supramonte, un anfibio endemico della Sardegna, presente nella vicina grotta Su Palu.

Porto Cervo

I più però visitano l’isola per il mare e le sue coste basse e sabbiose o alte e rocciose. La spiaggia fine, il mare cristallino, i paesaggi incontaminati e la frizzante vita mondana sono gli ingredienti principali che spingono ogni anno milioni di visitatori a scegliere la Sardegna per le loro vacanze estive. Tra le acque dove nuotare almeno una volta nella propria vita c’è infatti anche quella sarda. Qui ci si può immergere in specchi d’acqua così limpida che la visibilità arriva fino a oltre 50 metri di profondità e si può nuotare nella purezza più assoluta. La Sardegna è in generale un paradiso di acque trasparenti e sabbia corallina. Alcune fotografie che ritraggono cale e spiagge potrebbero essere facilmente scambiate per i Caraibi.

L’isola pullula di località turistiche meravigliose. Tra queste c’è la perla della Costa Smeralda, Porto Cervo, frazione del comune di Arzachena. Il nome del famoso centro, situato nella Sardegna settentrionale, deriva dalla particolare conformazione del proprio porto, che ricorda appunto quella di un cervo. Altro centro frequentatissimo è l’isola di Caprera, appartenente all’arcipelago della Maddalena. L’isola è famosa per lo straordinario patrimonio paesaggistico e naturalistico, costituito da numerosi boschi, litorali, rocce di granito e scarpate a picco sul mare, oltre che spiagge. Qui è possibile ammirare la residenza dell’eroe dei Due Mondi Giuseppe Garibaldi, che conserva anche la tomba del grande eroe, il quale trascorse ben 26 anni di vita sulla piccola isola sarda. Inoltre i turisti possono immergersi nelle acque cristalline della Spiaggia Rosa, situata a cala di Roto, a sud-est dell’isola di Budelli, anch’essa compresa nell’Arcipelago di La Maddalena.

Capo Caccia ad Alghero

Vi è poi Alghero, città di circa 40.000 abitanti della provincia di Sassari, detta Barceloneta per le sue origini catalane che vanta un eccezionale mix di bellezze naturali e architettoniche. Stupendo è Capo Caccia, un promontorio dal quale si gode di un panorama che toglie il fiato per le spiagge e la ricca macchia mediterranea. L’elenco continuerebbe a dismisura, ma non si può certo non fare menzione di Cala Luna, considerata una delle 10 spiagge più belle al mondo. I cinefili ricordano la località perché qui è stato girato il film famosissimo “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto”, scritto e diretto da Lina Wertmüller e interpretato da Giancarlo Giannini e Mariangela Melato. La cala si trova tra Barbagia e Ogliastra, al centro della costa orientale dell’Isola ed è una delle spiagge simbolo della Sardegna, per l’aspetto selvaggio e la bellezza incontaminata. La cala è protetta da ripide pareti di roccia che la incorniciano e punteggiata da ombrose e ampie grotte naturali che offrono riparo dal sole dei mesi più caldi.

Un altro scorcio di Cala Luna

La spiaggia dorata al centro della cala si immerge in un mare azzurro e cristallino ed è particolarmente apprezzata da chi pratica la pesca subacquea sportiva o semplicemente desidera immergersi nelle sue acque. La spiaggia è raggiungibile via mare in barca, con battelli in partenza dai porti turistici più vicini ma anche attraverso un difficile sentiero partendo da Cala Fuili (Dorgali) o da Baunei. Boschi di lecci, corbezzoli e querce rendono il paesaggio un soggetto da cartolina tutto l’anno, specialmente quando in autunno e in primavera si illumina di variopinti colori. La spiaggia rappresenta la foce di un torrente che segna il confine dei territori comunali di Dorgali e Baunei. Tale torrente, chiamato Codula di Luna, si estende per alcuni chilometri, originandosi alle pendici del Monte Oseli (984 m sul livello del mare) nel comune di Urzulei. La spiaggia si caratterizza per la presenza di alcune grotte o insenature nella parte antistante alla battigia, dovute all’azione di erosione del mare sulla roccia di origine calcarea.

L’isola di La Maddalena

Cala Luna rappresenta senza dubbio uno dei simboli della Sardegna, soprattutto nell’immaginario collettivo. Non è un caso se a questa cala un gruppo di fama mondiale, i cileni Inti Illimani, abbia dedicato addirittura un pezzo: Danza di Cala Luna. Il suo mare, azzurro e cristallino dal tipico colore turchese, è particolarmente indicato per gli amanti di sport acquatici quali pesca subacquea sportiva, snorkeling o immersione. Intorno alla baia, come se non bastasse la bellezza della costa in sé e delle sue acque, si ergono maestose le montagne del Parco Nazionale del Golfo di Orosei e del Gennargentu, con le sue caratteristiche vette impervie e il terreno ‘imbiancato’ da piccoli e numerosissimi sassi di color bianco. Ecco le bellezze della Sardegna: mare, canyon, montagne e ottimo cibo, vini dolci o secchi ma soprattutto tanta, tantissima ospitalità che ruberà il cuore di tutti i visitatori dell’isola che, una volta innamoratisi del luogo, non potranno più fare a meno di tornarci.

Virginia Mariane

Nell’immagine di copertina, l’incantevole vista di Cala Luna in Sardegna

Amante del buon cibo, di un libro, della storia, dell’archeologia, dei viaggi e della musica

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