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Grottaferrata, l’abbazia con il rito bizantino

di | 2024-04-02T13:30:55+02:00 31-3-2024 5:40|Sezione9, Viaggi|0 Commenti

GROTTAFERRATA (Roma) – A sud est di Roma, sulle pendici dei Colli Albani, sorge la cittadina di Grottaferrata, che fa parte del Parco Regionale dei Castelli Romani. Ed è proprio qui che si può visitare una suggestiva abbazia che ospita i religiosi Basiliani (che seguono il rito bizantino, proprio della Chiesa di Costantinopoli): il Monastero Esarchico di Santa Maria di Grottaferrata o anche Abbazia Greca di San Nilo. Con l’avvicinarsi della bella stagione è bene approfittare e concedersi questa interessante visita.

Consacrata nel 1204 da Papa Giovanni XIX, è stata fondata nel 1004 dai monaci greci provenienti dall’Italia meridionale, all’epoca bizantina. A guidarli spiritualmente San Nilo di Rossano. Allontanatosi dalla Calabria dopo le incursioni saracene, visse a lungo in Campania nei monasteri di Valleluce e Sérperi. Umile e buono viveva in santità amato e seguito e stando al racconto del suo discepolo san Bartolomeo cercava un luogo, appunto, dove vivere insieme ai suoi fratelli e figli spirituali e per rivelazione divina conobbe il luogo adatto. Così, nell’anno 1004 San Nilo ed i suoi  seguaci vennero accolti nel monastero di Sant’Agata, sui colli Tuscolani.

In questo sito si trovavano i ruderi di una grande villa romana, forse di Cicerone, fra i quali un piccolo edificio a doppio ambiente in blocchi di peperino, munito di finestre con doppia grata di ferro,  denominato “Crypta ferrata” (da cui deriva Grottaferrata).

Un luogo che venne donato da Gregorio Conte di Tuscolo, dove monaci costituirono il primo nucleo del Monastero, lavorando per ben venti anni. Nel 1024, infatti, si offriva in tutto il suo splendore con pitture, marmi ed arredi sacri; il 17 dicembre di quell’anno, papa Giovanni IX lo consacrò, dedicandolo proprio alla Madre di Dio. Per quell’occasione vennero cantati, in greco, i sacri inni composti da San Bartolomeo.

Inizia, così, un periodo nel quale il monastero diventa un importante punto di riferimento culturale, grazie all’impegno degli scriptores che, seguendo l’esempio dell’esperto amanuense san Nilo, prepararono i codici che sono parzialmente conservati nella biblioteca.

Successivamente, sono costretti a rifugiarsi a Subiaco, per l’invasione delle milizie di Federico Barbarossa che saccheggiarono il luogo di culto. Dopo l’invasione, nel 1163, i monaci, rifugiatisi a Subiaco, ritornarono al monastero poco prima della definitiva distruzione della città di Tuscolo. In questo periodo di riorganizzazione fu riportata nell’abbazia l’antichissima icona della SS. Madre di Dio nel 1230. Nel 1241 Federico II si insedia nell’abbazia, saccheggiandola. Segue ancora un periodo di lotte per il Papato durante lo scisma d’Occidente. Un periodo di tranquillità si ebbe nel 1462 con il cardinale Bessarione, colto umanista greco.

Questo luogo è uno dei numerosi monasteri bizantini che nel Medioevo erano diffusi in tutta l’Italia meridionale e nella stessa Roma. Attraverso la visita del Museo è possibile ripercorrere la storia del territorio e del complesso architettonico.

Laura Ciulli

Info utili

Indirizzo Corso del Popolo, 128, 00046, Grottaferrata (RM)

Orari Abbazia lunedì-sabato 9 – 12, 15:30 – 19; domenica pomeriggio previo appuntamento.

Museo venerdì e sabato 10 – 18 (ultimo ingresso ore 17), prima e terza domenica del mese 9 – 14 (ultimo ingresso ore 13)

Giorni di chiusura Abbazia domenica mattina; Museo lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, domenica

Biglietti Abbazia Ingresso gratuito; Museo: Intero € 5,00, Ridotto € 2,00 (dai 18 ai 25 anni), fatte salve le agevolazioni previste dal regolamento di ingresso ai luoghi della cultura italiani, consultabili nel sito web del MiC.

In base al D.L. 1 giugno 2023 n. 61, art. 14, dal 15 giugno al 15 settembre, le tariffe indicate saranno maggiorate di 1 euro a sostegno delle zone alluvionate dell’Emilia Romagna.

Contatti Telefono: +39 06 9459309 e-mail: drm-laz@cultura.gov.it

Visite guidate Abbazia Domenica ore 16 dal 1/10 al 30/4, ore 17 dal 1/5 al 30/9; Museo Sabato ore 11 e ore 16.

Prenotazione obbligatoria per gruppi di più di 10 persone e per ulteriori incontri da concordare al numero +39 340 9619736.

 

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