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Quell’amore infinito tra Frida e Diego

di | 2023-02-24T20:13:35+01:00 26-2-2023 6:30|Arte, Sezione 7|0 Commenti

PADOVA – L’Assessorato alla cultura del Comune di Padova promuove la Mostra “Frida Kahlo e Diego Rivera” (dal 14 febbraio al 4 giugno 2023). Padova rappresenta l’unica tappa italiana di uno storico tour mondiale, così la mostra diventa un’occasione unica per vedere opere che poi torneranno in Messico dove rimarranno certamente molto a lungo. Le opere provengono dall’importante collezione privata statunitense di Jacques e Natasha Gelman: lui era un regista di successo, ma anche un raffinato collezionista; lei, dopo la morte di Jacques, continuò ad arricchire la collezione.

Frida Kahlo e Diego Rivera

I coniugi ebbero un rapporto molto intenso con i due artisti messicani, Frida e suo marito Diego, dai quali si fecero anche ritrarre. Ecco perché nella loro collezione arricchita da opere di grandi nomi come Picasso e molti altri vennero a far parte diverse opere di Frida, tra le quali i suoi più celebri autoritratti. Nella mostra che si può ammirare attualmente a Padova sono esposte ben 23 opere di Frida Kahlo, 9 di Diego Rivera, tante  fotografie oltre a diversi abiti coloratissimi  della tradizione tehuantepec, quella che Frida  amava tanto indossare. Si tratta senza dubbio di una esposizione corale che accanto alla grande pittura propone la fotografia d’autore. In mostra ritratti realizzati da Héctor Garcia, Manuel Álvarez Bravo, Giséle Freund, Martin Munkacsi, Nickolas Muray, Lucienne Bloch, Edward Weston. Frida infatti attrasse molti fotografi internazionali del suo tempo che non mancarono di realizzare scatti suggestivi dove la donna Frida, forte e determinata, compariva in diverse pose e in momenti significativi della propria vita.

Frida Kahlo e Diego Rivera

Tutta la mostra riecheggia della grande storia d’amore tra Frida Kahlo e Diego Rivera. In tutte le opere emerge il Messico, forte, iconico e coloratissimo, una terra che soffre e che ama allo stesso tempo. Grande protagonista è Frida che da giovanetta a causa di un incidente rimase menomata per sempre, imprigionata in un busto che le toglieva libertà nei movimenti, ma non la voglia di vivere. Trascorse molto tempo immobile in un letto ma ne approfittò  per dipingere prima di tutto se stessa che vedeva attraverso un grande specchio permettendole di cogliere ogni minimo particolare.

Le sue opere hanno il particolare di saper parlare al pubblico comunicando direttamente con le emozioni e la vita delle singole persone.
Famosi sono gli straordinari autoritratti dove  la composizione e i colori raccontano  la sua storia ed insieme ad essa raccontano la condizione femminile del tempo in cui vive, la cultura indigena della sua terra e quindi il Messico. “Dipingo autoritratti perché sono la persona che conosco meglio” diceva Frida. In ogni sua opera ciascuno trova  qualcosa di sè, del prorio dolore, della propria gioia  ma anche della propria forza.

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“Innamorati di te, della vita, e dopo di chi vuoi”. E così l’ultima opera di Frida, una natura morta che rappresenta angurie succose, rosse e appetitose, realizzata otto giorni prima di morire, il 13 luglio del 1954, a 47 anni, regala al pubblico un messaggio gioioso e potente, “viva la vida”. Spesso Frida viene accostata al surrealismo ma lei ha sempre rifiutato decisamente questa etichetta: “Ho sempre dipinto la mia realtà, non i miei sogni, non fuggo dalla realtà, mi ci immergo”.

L’arte di Diego Rivera può invece definirsi estroversa,poiché rappresenta temi generali sul Messico, la sua storia, i deserti, la natura, la vita quotidiana degli indigeni. Le sue opere dagli oli su tela ai murales, rivelano un gigante dell’arte che però non ha mai avuto la capacità di arrivare direttamente al cuore del grande pubblico come è stato per la moglie Frida. La mostra condensata di grandi opere vibra di una forte energia che passa attraverso le immagini e i colori che la caratterizzano. Va sottolineato che la rasegna è curata dalla bravissima Daniela Ferretti, sensibile e di grande esperienza, che ha costruito un percorso di grande impatto visivo ed emotivo per visitatori di tutte le età.

Margherita Bonfilio

 

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