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Global Teacher Prize: vince un prof indiano

di | 2021-01-29T20:32:19+01:00 31-1-2021 6:05|Attualità, Sezione 2|0 Commenti

MILANO – Nel 2020 a vincere tra 10 finalisti, tra cui l’italiano Mazzone, il Global Teacher Prize 2020 è Ranjitsinh Disale che proviene da un villaggio dell’India dove ha cambiato la vita delle sue piccole alunne della Zilla Parishad Primary School, nello stato del Maharashtra. In questa zona dell’India, infatti, la pratica della spose bambine è ancora molto comune e alle ragazzine, eccetto qualche raro caso, non è permesso andare a scuola. Ma Ranjitsinh Disale è riuscito a rivoluzionare la situazione. Proprio grazie alle sue competenze in ambito scolastico e grazie alla sua tenacia, se non addirittura temerarietà, oggi le bambine del villaggio frequentano le lezioni e nessuna di loro è più costretta a vivere il dramma di un matrimonio da minorenne.

Ranjitsinh Disale

Ranjitsinh Disale è stato selezionato tra oltre 12.000 candidati provenienti da circa 140 Paesi del mondo. A causa della pandemia da Covid-19, l’annuncio è stato fatto dal comico e scrittore britannico Stephen Fry in una cerimonia virtuale trasmessa dal Natural History Museum di Londra Ma Ranjitsinh Disale ha fatto ancora di più ed ha stupito tutti quando, al momento di ricevere il prestigioso riconoscimento ha dichiarato di voler condividere il premio con gli altri nove colleghi arrivati in finale e, a ben vedere, si tratta di un premio molto ragguardevole. Si tratta infatti di un milione di dollari che il vincitore ha ritenuto giusto condividere affermando che tutti gli insegnanti che hanno concorso al riconoscimento di Global Teacher 2020, in quanto tali, hanno il diritto di ricevere un segno tangibile per lo sforzo profuso in un periodo difficile come quello che si sta vivendo.

Ecco le sue parole a tal proposito: “La pandemia da COVID-19 ha minacciato il sistema educativo e le comunità che serve in una moltitudine di modi. Ma in questo momento difficile, gli insegnanti stanno dando il massimo per assicurarsi che ogni studente abbia accesso ad una buona istruzione, quale loro diritto fondamentale. Gli insegnanti sono i veri change-maker che stanno cambiando la vita dei giovani con il gesso alla lavagna e sfidando gli studenti verso nuovi traguardi, sempre con fiducia nel dare e nella condivisione. E quindi, sono molto lieto di annunciare che condividerò equamente il 50% tra i miei colleghi finalisti per sostenere il loro incredibile lavoro. Credo che insieme possiamo cambiare il mondo perché la condivisione sta crescendo“. Grazie alla generosità di Ranjitsinh Disale, gli altri finalisti riceveranno circa 55.000 dollari ciascuno. Fra questi c’è anche Carlo Mazzone, docente di ICT e informatica dell’Istituto Tecnico ITI “G.B.B. Lucarelli” di Benevento, il primo italiano ad arrivare in finale alla competizione mondiale, istituita dalla Varkey Foundation, che premia i docenti che hanno dato un contributo eccezionale alla professione.

Carlo Mazzone

Quando, nel 2009, Ranjitsinh Disale è arrivato alla scuola elementare Zilla Parishad, la situazione era a dir poco catastrofica. La maggior parte delle ragazzine proveniva da comunità tribali dove la frequenza scolastica sfiorava il 2% e il matrimonio in età adolescente era molto diffuso. Ranjitsinh ha dovuto superare molti ostacoli, a partire dall’apprendimento della lingua locale, ma ha dimostrato subito grande determinazione e forza di volontà. Oltre ad aver tradotto i libri di testo nella lingua madre dei suoi alunni, ha attuato una vera rivoluzione grazie all’uso di codici QR nei libri, che ha permesso agli studenti di accedere a poesie audio, conferenze video ed esercizi di vario tipo utilizzando a pieno titolo le potenzialità offerte dallo sviluppo tecnologico che oggi in molti casi viene demonizzato. Ma Ranjitsinh va molto oltre, non aiuta i suoi studenti solo ad apprendere nozioni, ma ha a cuore anche le loro storie e cerca di guidarli per affrontare al meglio i problemi che si presentano nella vita quotidiana. Questa è sicuramente la chiave di volta, quello che ogni docente dovrebbe fare, in qualsiasi realtà. Una sorta di educazione emozionale sicuramente permette al docente e al discente di ascoltare le proprie emozioni, imparare ad esternarle e a condividerle riscoprendo sentimenti di collaborazione e solidarietà.

L’impatto degli interventi di Ranjitsinh è stato straordinario: adesso finalmente nel villaggio non ci sono più casi di adolescenti forzati al matrimonio e il 100% delle ragazze frequenta le lezioni. La scuola è stata inoltre recentemente premiata come la migliore del distretto e circa l’85% dei suoi studenti ha conseguito il massimo dei voti negli esami annuali. Addirittura è accaduto una sorta di miracolo, qualcosa di impensabile ed irrealizzabile fino a qualche anno fa: una ragazza del villaggio è riuscita a frequentare l’università e a laurearsi.

Ma fra i top 10 nel 2020 c’era anche un italiano, Carlo Mazzone che insegna in un’area ad alto tasso di disoccupazione. La sua principale innovazione è stata creare materiale didattico basato su una vasta esperienza di quello che funziona realmente nel suo campo. Nel corso degli anni, il suo lavoro pubblicato su C e C++ è diventato un bestseller in Italia ed è utilizzato anche in alcune università. “Congratulazioni a Carlo Mazzone per essere stato scelto come uno dei primi dieci finalisti tra un numero così elevato di talentuosi e motivati insegnanti. Spero che la sua storia ispiri chi vuole intraprendere la professione di insegnante e metta in luce l’incredibile lavoro svolto quotidianamente dagli insegnanti in Italia e nel mondo”, ha dichiarato Stefania Giannini, ex ministro dell’Istruzione e attualmente vicedirettore generale dell’UNESCO per il settore educazione.

Margherita Bonfilio

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