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Al Matt di Terzigno arrivano nuovi tesori

di | 2025-02-26T18:55:06+01:00 2-3-2025 0:10|Cultura, Sezione 3|0 Commenti

TERZIGNO (Napoli)  – Dopo oltre quattro decenni dalla loro scoperta, preziosi monili in oro e argento, ritrovati nella Villa 2 di Cava Ranieri, sono finalmente tornati al Museo Archeologico di Terzigno (MATT), al rientro da mostre internazionali. I gioielli, sepolti dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C., furono scoperti nel 1984 all’interno del triclinium della Villa 2, dove gli abitanti cercarono rifugio, testimoniano il lusso e la raffinatezza dell’epoca. Tra i pezzi più significativi spiccano tre collane d’oro, una delle quali ornata con smeraldi, oltre a bracciali d’oro modellati a forma di serpente con occhi in pasta di vetro verde.

Questi preziosi monili appartenevano a una giovane donna i cui resti sono stati rinvenuti nel triclinium della villa, insieme ad altri quattro individui. Accanto a lei, una piccola borsa di stoffa, all’interno della quale sono stati rinvenuti 21 denari d’argento, segno della ricchezza della proprietaria. La mostra “Il Tesoro di Terzigno – ori e argenti della Villa 2” è arricchita dalla presenza di oggetti in argento di grande valore artistico, tra cui una situla con manico a testa di cigno, una coppa decorata con amorini, uno specchio con manico a forma di clava ornato da una pelle di leone e una falera con maschera dionisiaca. Altri reperti sono ancora in Australia, al National Museum of Australia di Canberra e al Museo della Rocca Roveresca a Senigallia, nelle Marche, per una esposizione a cura del MiC e faranno rientro, a breve, al Matt di Terzigno.

“Il Museo di Terzigno è un altro tassello della Grande Pompei, il vasto parco diffuso di cui sono parte i siti archeologici dell’area vesuviana gestiti dal Parco – sottolinea il direttore del Parco Archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel -. Le ville di Terzigno testimoniano quanto tutto il territorio vesuviano fosse correlato già in antico, per storie, modelli decorativi, legami economici, rituali e vita quotidiana. Riportare in evidenza questa connessione tra i luoghi, per raccontare adeguatamente la storia di un territorio è compito delle istituzioni e in tal senso con il Comune di Terzigno e il sindaco Francesco Ranieri stiamo lavorando virtuosamente”.

Il MATT, dunque, rappresenta un punto di riferimento importante per la valorizzazione e la promozione del patrimonio archeologico del territorio vesuviano offrendo ai visitatori l’opportunità di immergersi nella storia e nelle tradizioni di una regione ricca di fascino e cultura.

Amalia Ammirati

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