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Volley, la Sir Perugia sul tetto d’Europa

di | 2025-06-04T19:03:10+02:00 8-6-2025 0:15|Sezione 4, Sport|0 Commenti

PERUGIA – “Da Perugia a Vladivostok, Perugia regna”. Lo slogan lanciato da Gino Sirci, presidente della Sir Safety, la squadra di volley del capoluogo umbro, non suonerà elegante e letteraria come “dal Manzanarre al Reno” che il Manzoni dedicò a Napoleone, morto a Sant’Elena, ma risulta chiara ed efficace. Il sestetto guidato dal tecnico Angelo Lorenzetti, uno dei guru della pallavolo italiana ed internazionale, ha vinto in Polonia, a Lodz, il campionato europeo in una finale a quattro (in cui erano approdate due squadre polacche, una turca e la formazione italiana) battendo proprio la “padrona” di casa, lo Zwercie, davanti a più di tredicimila spettatori.

La società umbra, nata a Bastia Umbra e che vivacchiava in serie C, nel volgere di pochi lustri sotto la presidenza di Sirci e con la guida del ds Goran Vujevic, ha scalato i gradini dalla B2 alla B1, dalla A2 fino alla A1. Nella Superlega naviga ormai da tredici anni ed ha conquistato due scudetti (2017-2018 e 2023-2024), quattro Coppe Italia (2018; 2019, 2022, 2024), due mondiali per club (2022 e 2023) e sei Supercoppe italiane (2017, 2019, 2020, 2021, 2023, 2024)) alle quali ora aggiunge il titolo più prestigioso: la Champions League. “Nemmeno nei miei sogni rientrava un simile successo…” assicura il sessantottenne dirigente del club, la cui squadra si esibisce in casa al Palabarton (5.000 posti).

Il risultato di Lodz risulta ancor più significativo essendo arrivato a ridosso di una bruciante delusione: la sconfitta nella finale a quattro per il titolo italiano con la Lube Civitanova. Ormai da qualche anno, comunque, il volley perugino ha fatto irruzione nel gotha delle big più forti del nostro paese: Trento, Modena, Civitanova, Milano. Non solo: ora può guardare tutte negli occhi e spesso persino dall’alto in basso. Lorenzetti guida il sestetto da due stagioni: nella prima ha vinto lo scudetto, la Coppa Italia e la Supercoppa; quest’anno ha agguantato il trofeo d’Europa, che in precedenza gli era sempre sfuggito.

Il presidente della Sir Perugia Gino Sirci

A far parte della rosa che ha conquistato il titolo europeo il capitano Simone Giannelli (strappato al Trento e trovatosi così bene in Umbria da aprire una attività ad Assisi), il tunisino Wassim Ben Tara (leader stagionale dei punti conquistati), il giapponese Yuki Ishikawa (MVP a Lodz), il polacco Kamil Semeniuk, l’ucraìno Oleh Plotny’kyj, gli argentini Sebastian Solé e Agustin Loser, il cubano Jesus Herrera, gli italiani Roberto Russo, Davide Candellaro, Alessandro Piccinelli, Francesco Zoppellari e ultimo il quarantenne Massimo Colaci, libero, colonna del sestetto ormai da nove stagione e che ha già firmato pure per la prossima. E già si stanno mettendo a punto acquisti per rendere ancor più competitivo il sestetto.

Il coach Alessandro Lorenzetti

A settembre la Sir parteciperà alla Supercoppa che si disputerà a Gedda, in Arabia Saudita, mentre in ottobre effettuerà un viaggio in Giappone. La squadra del capoluogo umbro porta il suo nome ed i suoi simboli in tutto il mondo. Con una ambizione sportiva sia pure celata, quella di eguagliare la fama di Braccio Fortebracci, il grande capitano di ventura perugino, appunto, che come canta il Manzoni ne “Il Conte di Carmagnola”: “Braccio, che per tutto ancora con maraviglia e con terror si noma”.

Elio Clero Bertoldi

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