//The Undoing, potenza delle verità non dette

The Undoing, potenza delle verità non dette

di | 2021-01-17T06:59:47+01:00 17-1-2021 6:51|Punto e Virgola|0 Commenti

Quante sono le verità non dette in un qualunque consesso umano? Tante. E le bugie, i sotterfugi, gli sgambetti, le gomitate, le mezze ammissioni? Ugualmente tanti, purtroppo. Accade in famiglia, al lavoro, in palestra, nel condominio… Ovunque, insomma, si è costretti a vivere un qualunque genere di rapporto. E quando, per una ragione qualsiasi, certe faccende tenute nascoste vengono a galla, accadono fatti che spesso sono incresciosi, se non drammatici.

Nicole Kidman e Hugh Grant

Grace e Jonathan Fraser sono due professionisti affermati di New York (lei psicoterapeuta, lui oncologo pediatrico) e sono sposati felicemente. Hanno una bella casa a Manhattan, sono benestanti e il loro figlio dodicenne Henry frequenta una prestigiosa scuola privata. Tutto questo castello dorato comincia a crollare quando muore la mamma di un compagno di scuola e Jonathan, che improvvisamente sparisce, diventa il sospettato principale. Le menzogne che ci sono nel rapporto apparentemente idilliaco tra Grace e Jonathan cominciano ad essere scoperte. E’ per sommi capi la trama di “The Undoing – Le verità non dette”, miniserie televisiva statunitense, tratta dal romanzo Una famiglia felice di Jean Hanff Korelitz (edito in Italia nel 2016) e trasmessa recentemente su Sky Atlantic (sempre disponibile comunque alla visione attraverso l’on demand).

Da vedere assolutamente, per l’interpretazione dei protagonisti innanzitutto (Nicole Kidman e Hugh Grant splendidi), e per un racconto ricco di colpi di scena. “The Undoing”, creata da David E. Kelley e diretta dalla regista danese Susanne Bier (premio Oscar al miglior film straniero con In un mondo migliore del 2011), ha gli ingredienti giusti: il mistero, il sesso e il tradimento, lo scandalo e il processo mediatico, il potere manipolatore dei soldi, una sconosciuta seducente ed enigmatica che irrompe nella vita di una coppia rodata, e, ovviamente, un brutale omicidio. Per la prima volta in tv, due attori del calibro di Hugh Grant e Nicole Kidman (sempre più bella e affascinante nonostante il passare degli anni) regalano un’interpretazione convincente. Hugh Grant sa dare al suo personaggio, Jonathan Fraser, complessità e profondità. Basta uno sguardo abbassato, il sorriso obliquo e sornione – quello di un adorabile timido o di un bugiardo incallito – a lasciare spazio all’inquietudine.

I protagonisti alle prese col processo mediatico

La sua ambiguità instilla il seme del dubbio nella moglie Grace Fraser, interpretata appunto da Nicole Kidman. Può lei, affermata psicologa, che analizza le storie d’amore dei suoi facoltosi assistiti, essersi a tal punto sbagliata sul conto del marito? Oppure è lei ad avere un segreto da nascondere, a tutti i costi? I conti non tornano in ogni caso. Grace e Jonathan Fraser sono il ritratto della famiglia felice: belli, ricchissimi, di successo. Grace è anche un membro del potente comitato dei genitori della scuola, dal momento che suo padre (Donald Sutherland che regala un’altra magistrale interpretazione) è un grande finanziatore. Con il suo circolo di mamme, organizza eventi e raccolte fondi. Ed è in questa occasione che incontra Elena Alves (la prorompente attrice italiana Matilda De Angelis), madre squattrinata di un bambino appena ammesso alla scuola grazie a una borsa di studio. È la più giovane del gruppo, è bellissima e completamente a suo agio con la propria contagiosa fisicità. Lo dimostra alla riunione, dove si scopre il seno per allattare la sua bambina. Poi in palestra, dove si avvicina a Grace per parlarle, completamente nuda. E infine alla raccolta fondi. Però, la mattina dopo viene trovata morta nel suo studio d’artista. E Jonathan è d’improvviso irrintracciabile.

Matilda De Angelis interpreta Elena

È qui che inizia la discesa verso l’abisso. Ed è in questo momento che cominciano a venire a galla le verità non dette. L’apparentemente irreprensibile Jonathan è l’amante di Elena, con la quale ha concepito anche una bimba. L’aveva conosciuta nell’ospedale dove curava per un tumore infantile il primo figlio della donna. E proprio a causa di quella relazione era stato licenziato: fatto che aveva tenuto nascosto alla moglie. I colpi di scena si susseguono: Jonathan è il principale sospettato e deve affrontare il processo che si svolge prima sui mezzi di comunicazione e poi in aula. Si professa innocente e Grace che, nonostante tutto, del marito è profondamente innamorata si convince piano piano della sua estraneità all’omicidio, inducendo anche il facoltoso padre (che invece è convinto della sua colpevolezza) a pagare una cauzione di 2 milioni di collari per tornare in libertà e affrontare il giudizio non da detenuto.

Chi è l’assassino? Ovviamente non si può rivelare, perché il consiglio è di gustarsi questa serie apprezzandone le accuratissime ambientazioni, le magistrali intepretazioni e soprattutto le verità in essa contenute: quelle dette e, soprattutto, quelle non dette.

Buona domenica.

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