//Buche dei marciapiedi diventano mosaici

Buche dei marciapiedi diventano mosaici

di | 2019-12-29T10:17:05+01:00 29-12-2019 6:54|Punto e Virgola|0 Commenti

A Messina le buche dei marciapiedi si trasformano in opere di street art. Ottima idea perché sana le pericolose “voragini” (che provocano cadute e incidenti, talvolta anche molto gravi) e perché abbellisce le strade cittadine. Lei si chiama Irina Belaeva, ma ha scelto come d’arte Irma; è originaria della Bielorussia (esattamente Minsk), ma messinese d’adozione. Il suo è un vero e proprio atto d’amore verso la città che la ospita; non chiede compensi e lavora del tutto volontariamente; è stata autorizzata dal Comune, ma affronta da sola le spese per realizzare i suoi mosaici e per questo accetta di buon grado il supporto di chiunque voglia contribuire alla sua mission, donando mattonelle e materiali di scarto.

Grandi, piccole e medie tessere di mosaico, coloratissime, per comporre figure femminili, nature morte, animali o forme astratte, come fossero mosaici bizantini, ma con un supporto particolare, le strade della città, le sue buche o le pavimentazioni sconnesse, coperte e sistemate nell’intervento artistico di Irina, artista di strada di nome e di fatto. Insomma, la pavimentazione dei marciapiedi (sconnessa, rovinata, grigia, spesso abbandonata all’incuria, poco sicura per i pedoni) diventa la “tela” che Irma riempie di tessere colorate, di ceramica o pezzi di piastrelle di recupero. Ne chiede agli amici, ai conoscenti, ai cittadini e alle cittadine che vogliano contribuire o alle ditte di ristrutturazione, che nei cassoni dei camion ne hanno in abbondanza, creando veri e propri tappeti-mosaico o mattonelle decorate che abbelliscono le buche dei marciapiedi, sistemandole.

 

Oggi Messina è letteralmente tappezzata di queste creazioni. Soprattutto Viale Boccetta (arteria del traffico cittadino e sede, guarda caso, della Soprintendenza per i Beni Culturali) è diventato letteralmente un museo a cielo aperto: non è difficile, lì, mettere letteralmente i piedi sulle opere di Irma. I bellissimi mosaici che Irina disegna e realizza, però, non sono nati pensando a un materiale come la ceramica o le mattonelle: nascono come acquerelli, per poi prendere forma come opere d’arte resistenti e polimateriche, sulle quali è possibile camminare.

“È triste vedere i buchi lungo i marciapiedi – racconta – per questo ho cominciato a raccogliere pezzi di mattonelle colorate dai cassoni delle ditte che eseguono lavori di ristrutturazione ma anche da scarti di amici e conoscenti. Ho cominciato a riempire i vuoti con il colore”. E’ bello chiudere il 2019 con notizie di questo genere che riconciliano con la gioia di vivere e danno ulteriore fiducia per il futuro.

Buona domenica e Buon Anno.

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