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Il futuro della scuola ai tempi del coronavirus

di | 2020-05-15T18:34:27+02:00 17-5-2020 6:40|Attualità, Sezione9|0 Commenti

FIRENZE – Come sarà il ritorno a scuola a settembre quando molto probabilmente il coronavirus sarà ancora presente nelle nostre vite? La questione è complessa e non del tutto definita, ma qualche certezza è già stata raggiunta. I punti principali del protocollo messo a punto riguardano la sicurezza del personale e degli studenti che dovrà essere garantita attraverso le disposizioni dei dirigenti (che sono l’equivalente del datore di lavoro) nei singoli istituti: dovranno fornire istruzioni e formazione per il personale e tutte le persone che entrano a scuola e sviluppare un piano di pulizia e disinfezione che garantisca la sicurezza in ogni ambiente scolastico.

Nel prossimo anno scolastico, non saranno consentiti ingressi e uscite generalizzati

Una delle questioni ancora controverse riguarda l’obbligo di utilizzare le mascherine in classe e nei corridoi: saranno necessarie solo per gli esterni, per il personale e i ragazzi o solo per il personale? Gli ingressi esterni dovranno essere ridotti al minimo: misurare la febbre potrebbe non essere obbligatorio. Ma le distanze devono essere mantenute all’interno e all’esterno della scuola: pertanto, si dovrebbero evitare incontri all’entrata e all’uscita. A tal fine, gli ingressi nelle aule (e naturalmente le uscite) avverranno a scaglioni di 15 minuti, per evitare code  e affollamenti. Le scuole dovranno trasformarsi, non solo perché ci saranno meno studenti in classe che dovranno sempre mantenere la distanza di sicurezza, ma sul pavimento saranno disegnati percorsi da seguire durante gli spostamenti tra aule e all’interno dell’edificio. Palestre e laboratori possono essere utilizzati anche per altre attività educative se sono necessari ulteriori spazi per gli studenti.

I dirigenti si sono già espressi: “Il protocollo è assolutamente necessario, ma deve essere inequivocabile e non deve contenere margini interpretativi che potrebbero costituire un rischio per la salute collettiva”. Esiste il rischio che i presidi siano esposti a “responsabilità inadeguate”? “Come sempre – risponde l’Associazione azionale presidi – siamo pronti a rispondere a quelle che ci appartengono, ma non alle altre.  A tal fine, sono necessarie regole chiare e, soprattutto, rispetto delle capacità e dei privilegi di tutti”.

In sintesi sono queste le misure per il contenimento del Coronavirus al rientro a scuola: misurazione della febbre, genitori il più possibile fuori dalla scuola, tamponi per studenti che hanno presentati sintomi da COVID-19. Ma anche mascherine, percorsi nei corridoi, ingressi in classe distanziati (non solo fisicamente, ma anche nel tempo). Il testo sarà ora sottoposto al Comitato tecnico scientifico, che dovrà concordare le misure preventive previste. Il tempo stringe e non è che ne manchi moltissimo per la ripresa dell’anno scolastico.

Boris Zarcone

Nell’immagine di copertina, un’aula con banchi distanziati, come prevede il progetto per la riapertura delle scuole.

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