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Orietta Bosch e il mistero dietro la tenda del passato

di | 2024-05-26T09:44:36+02:00 26-5-2024 5:20|Cultura, Sezione 5|0 Commenti

MILANO – “Dietro la tenda del passato” di Orietta Bosch è un thriller che tiene il lettore col fiato sospeso fin dall’inizio della narrazione. Il titolo introduce al mistero ponendo il quesito di cosa o chi possa celarsi dietro una tenda impolverata e grigia che si muove leggermente offrendo la vista del mondo quotidiano, proprio quel mondo che in fondo fa paura e che si può solo sbirciare. Chi muove la tenda è chiuso nel proprio guscio, travolto e avvolto da vicende dolorose legate a un passato che fa ancora tanto male. Si tratta di una storia vera raccolta dall’autrice proprio attraverso le parole di una delle protagoniste che porta alla luce un racconto denso di particolari. Attraverso le parole della scrittrice che con maestria e naturalezza narra le vicende con il pathos che la contraddistingue, il lettore entrerà nel cuore degli avvenimenti divenendo egli stesso un personaggio della storia affianco ai protagonisti.

Elemento di spicco è una bambina dalla doppia personalità che inizialmente in modo spontaneo trova la sua ragione di esistere nel rapporto con la natura e gli animali della fattoria di famiglia. Successivamente, andando a scuola, incontra un personaggio importante che cambierà la sua vita, la maestra Ave, che la farà innamorare dello studio e la condurrà in un ambiente fatto di cose belle e pregiate, con tante comodità, permettendole di vivere nell’agiatezza e perfino nel lusso. Un mondo incantato in cui Sara, la protagonista, si sentirà inizialmente a proprio agio tanto da non voler più stare nella propria famiglia dedita all’agricoltura e allevamento. Per lei diventerà un supplizio tornare in famiglia durante i weekend e le vacanze estive, in baita con gli animali e soprattutto con sua madre che da sempre ha mostrato un attaccamento quasi morboso nei suoi riguardi, iperprotettiva, ansiosa e psicologicamente fragile. Il rapporto madre-figlia è stato sempre difficile in quanto la mamma Cristina sente la figlia come una parte di sé, una parte da proteggere da chi la vuole etichettare come bambina con problemi psichici e da chi, come la maestra Ave, si vuole appropriare dell’affetto della piccola strappandola dal proprio seno.

Ave e Cristina sono due donne che si contendono l’amore di Sara, due tigri che si affrontano per avere il privilegio di esserne madre. In un secondo momento Sara avvertirà la casa di Ave come una prigione che soffoca e racchiude, ma lei ne sarà sconcertata e in preda all’angoscia e alla confusione che la condurranno a compiere nuovi passi alla ricerca di sé stessa. Ma cosa si nasconde dietro la tenda del passato? Un mistero che via via verrà svelato con colpi di scena e suspence, un mistero doloroso che condizionerà la vita di tutti i protagonisti. Al dolore e alla sofferenza fanno da contrappunto il dubbio di chi assiste allo svolgimento dei fatti e la determinazione di chi è dentro la storia e la vive con il proposito di portare gioia e pace nel proprio nucleo familiare costruendo in modo propositivo un futuro fatto di cose belle e genuine, di duro lavoro e valori fondanti. Si tratta di Lucia, la sorella minore di Sara, la persona che ha permesso di raccontare la storia attraverso le sue parole e i suoi ricordi scolpiti nel cuore.

Orietta Bosch ha raccolto la testimonianza di questa donna che ha studiato le nuove tecniche di gestione di allevamento, di produzione di latte e di formaggio, si è costruita una famiglia propria restando al fianco dei genitori e porgendo la mano alla sorella Sara nel momento in cui questa ha acquisito consapevolezza di sé e ha deciso quale delle due personalità che abitavano il suo corpo doveva avere il sopravvento. La Bosch ha fatto emergere le caratteristiche di ciascun personaggio della storia assegnando a ciascuno un posto di rilievo nella narrazione perché fosse evidente il bisogno di amore materno delle due donne a confronto, Cristina e Ave, il dolore e la follia che le contraddistingue accanto al disagio psicologico di Sara contesa fra due mondi diversi, il padre che come un osservatore esterno interviene per dare una svolta agli eventi salvaguardando la salute della moglie e coltivando un amore silente per la figlia problematica.

Lucia in tutto questo assiste e vive le vicende familiari portando gioia e sostegno ai genitori alla perenne ricerca di pace e serenità proprio quando la madre in particolare dovrà affrontare il dolore di vedersi strappare la figlia dalle braccia dai servizi sociali che pensano di fare il bene di Sara affidandola alla maestra Ave. Le vicende si snodano attraverso momenti di grande angoscia e altri di apparente serenità, tra misteri e racconti che solo alla fine permetteranno di ricomporre il puzzle per poter rispondere alla domanda iniziale: cosa si nasconde dietro la tenda del passato? E così anche questa volta Orietta Bosch con semplicità e genuinità racconta una storia di vita vera arrivando dritta al cuore di chi legge.

Margherita Bonfilio

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