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“L’ora della svolta”: Claudia Sheinbaum alla guida del Messico

di | 2024-06-13T19:20:54+02:00 16-6-2024 5:20|Personaggi, Sezione 5|0 Commenti

NUORO – Claudia Sheinbaum Pardo, fisica, ricercatrice, politica e scrittrice sarà la prima donna di origine ebraica alla guida del Messico in 200 anni di Repubblica. Dalla residenza del Palazzo Nazional guiderà il paese per sei anni. Nativa di Città del Messico, classe 1962, Claudia Sheinbaum è una donna dalla storia intensa e complessa. I nonni materni, ebrei sefarditi (denominazione con cui si sogliono designare gli ebrei che dimoravano nella penisola iberica fino alle espulsioni della fine del secolo XV e i loro discendenti fino a oggi) fuggirono dalla Bulgaria negli anni ’40 per scampare all’Olocausto. I nonni paterni erano ashkenaziti (gruppo etnoreligioso ebraico originario dell’Europa centrale e orientale di lingua e cultura yiddish) e provenivano dalla Lituania.

Appartiene ad una famiglia di menti eccelse. Il padre, Carlos Sheinbaum Yoselevitz, è un chimico ed un ex membro del Partito Comunista Messicano, il fratello maggiore è un fisico, la madre, Annie Pardo Cemo, è una biologa e docente all’UNAM, l’Università nazionale autonoma del Messico. La carriera accademica del nuovo presidente rispecchia l’ambiente in cui è cresciuta. Si è laureata in fisica all’UNAM nel 1989, ha conseguito un master nel 1994 e un dottorato in ingegneria energetica nel 1995, inoltre ha ricevuto numerosi premi per le sue ricerche innovative. Nel 2007 ha collaborato con “l’Intergovernmental Panel on Climate Change” (IPCC) delle Nazioni Unite, contribuendo al gruppo che ha vinto il Premio Nobel per la Pace. Ha scritto oltre 100 articoli e testi sullo sviluppo sostenibile, l’ambiente e l’energia.

Donna dalle idee fortemente liberali, fin da piccola ha partecipato a movimenti per i diritti civili e la giustizia sociale. La carriera politica di Claudia Sheinbaum è iniziata il 6 settembre 2023, quando l’attuale guida di Città del Messico è stata scelta come candidata della coalizione “Insieme faremo la storia”, composta dal Movimento di rigenerazione nazionale (Morena), il Partito del Lavoro e il Partito Ecologista Verde del Messico. Nel periodo che va dal 2000 al 2006, mentre assolveva l’incarico di segretaria dell’Ambiente di Città del Messico, la Sheinbaum ha promosso progetti come la riforestazione urbana e il Metrobùs, un sistema di trasporto pubblico veloce di tipo Bus Rapid Transit per autobus. Inoltre, il diretto successore del presidente uscente Andrés Manuel López Obrador è stata a capo del governo di Città del Messico tra il 2018 e il 2023.

Claudia Sheinbaum ha sempre creduto nel rispetto, nell’onestà, nella giustizia. In un paese dove la donna è sempre stata vista come un essere inferiore, un oggetto di proprietà dell’uomo, una vittima di soprusi e atroci delitti mai puniti dallo Stato, tra i suoi intenti primeggia la politica contro il femminicidio, problema nazionale di una certa gravità. In Messico, infatti, ogni anno vengono uccise più di 3.000 donne. Claudia Sheinbaum, durante il suo mandato, si propone di diffondere campagne sulla prevenzione e sulla promozione della denuncia, attuando un monitoraggio costante dei processi giudiziari. Obiettivo primario è riuscire a classificare il femminicidio come reato nazionale. Nel suo programma di governo prevede di continuare le politiche sociali ed economiche del presidente uscente López Obrador e di mantenere un governo onesto e privo di corruzione. Si prefigge una riforma della magistratura, un rafforzamento della Guardia Nazionale, iniziative in materia di sanità, istruzione, sicurezza, corruzione, economia, mobilità, ambiente e il consolidamento del programma IMSS Bienestar per offrire assistenza medica di qualità, farmaci e forniture mediche gratuite in unità sanitarie con infrastrutture decenti per i messicani che non dispongono di sicurezza sociale.

Il progetto Metrobús

La scommessa più grande che il nuovo presidente ha lanciato è la lotta contro la criminalità organizzata. Claudia Sheinbaum ha deciso di adottare una strategia a lungo termine per scoraggiare il reclutamento dei più giovani da parte della criminalità organizzata. Questo sarà attuabile solo attraverso programmi di intervento antiviolenza, come quelli denominati “I giovani si uniscono al quartiere” e “Barrio adentro”, che propone di attuare a livello federale. Ma il Messico è veramente pronto al cambiamento? Nonostante l’affluenza alle elezioni presidenziali sia stata del 60%, le elezioni in Messico sono state all’insegna degli scontri da parte delle bande criminali e non sono mancati episodi di grave violenza. Israel Delgado di 35 anni, candidato alle amministrative, che aspirava ad un incarico nel consiglio comunale di Cutzeo, nello stato di Michoacan, è stato assassinato a colpi di arma da fuoco. Dall’apertura della campagna elettorale hanno perso tragicamente la vita almeno 25 politici; ben 222 seggi, di cui 108 solo in Chiapas, non hanno aperto per problemi di sicurezza e 84 seggi sono rimasti chiusi a causa della violenza provocata dalle bande criminali.

Xóchitl Gálvez Ruiz, l’altra candidata alle elezioni presidenziali in Messico

È certo che, seppur scomoda, in Messico una donna presidente è un fatto straordinario, come unica nel suo genere è stata la doppia candidatura tutta al femminile per la carica. L’altra donna candidata alla presidenza del Messico, la conservatrice Xóchitl Gálvez Ruiz, ha riconosciuto la vittoria della sua diretta rivale. “Ho riconosciuto il risultato perché amo il Messico e so che se il suo governo farà bene, il nostro Paese farà bene. Senza dubbio, è una grande pietra miliare storica che il nostro Paese abbia il suo primo presidente donna”. D’altronde, dopo lo spoglio e la vittoria schiacciante sul centro-destra, Claudia Sheinbaum ha affermato che “questo è il trionfo del popolo del Messico, della rivoluzione pacifica delle coscienze e del riconoscimento del nostro popolo, a cui è chiaro l’obbligo di continuare e avanzare con la Cuarta Transformación de la Vida Pública de México”. Inoltre, nel suo primo discorso, rivolgendosi agli elettori ha aggiunto: “Come ho già detto in altre occasioni, non arrivo da sola. Siamo arrivate, tutte, con le nostre eroine che ci hanno regalato la nostra patria, con le nostre antenate, le nostre madri, le nostre figlie e le nostre nipoti”. E ancora: “Ho ben chiaro che il mio obbligo è quello di guidare il Messico lungo il cammino della pace, della sicurezza, della democrazia, delle libertà e della giustizia. Ho chiaro che la nostra guida è il benessere e la felicità del popolo, ho chiaro il mio impegno e la mia responsabilità come prossimo presidente del Messico”.

Virginia Mariane

Amante del buon cibo, di un libro, della storia, dell’archeologia, dei viaggi e della musica

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