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Brunori Sas, la musica per cantare il mondo

di | 2020-03-06T13:19:43+01:00 8-3-2020 6:40|Sezione9, Spettacolo|0 Commenti

MILANO – “Canto dell’uomo e non degli uomini, perché non mi approccio alle vicende come prima: mi sono calato nei panni dell’uomo, più di pancia che di testa, vedendo le cose da una prospettiva diversa, spirituale, con slancio idealistico e con la voglia di raccontare ciò che ho provato”. Lo sostiene Dario Brunori (nome d’arte Brunori Sas) alla presentazione del suo nuovo album “Cip!” di undici brani. “Volevo che il disco avesse un titolo sonoro, legato alla natura e alla leggerezza – spiega – Il tono è più lieve e delicato, più pacificato in un mondo dove bisogna fare molto clamore, anche nella musica”.

Dario Brunori si era posto dei paletti quando ha cominciato a lavorare a questo disco. “Sicuramente avrei cercato di scrivere in modo più poetico e meno prosaico, prediligendo argomenti di ordine etico e filosofico. Si tratta di territori ambigui e spinosi, ne sono cosciente, in cui è facile cadere nel pedante, nel moralismo spiccio o, peggio, nella banalità: li ho affrontati, al limite, solo col guizzo del poeta, non di certo con la preparazione e la cura dell’accademico, dello studioso o dell’erudito”. Il cantautore ha scavato nel quotidiano, come ne “Il mondo si divide”: “Certi giorni sono il peggiore dei coglioni, un giorno sì e un giorno no. A volte ci sono esempi di vita vissuta o semplicemente cose che vedo intorno che mi creano una forma di disincanto, perché il mio è un canto che si muove fra un incanto e un disincanto. C’è chi dice che i violenti debbano essere trattati con violenza”.

Brunori Sas Tour 2020 è partitonei palazzetti di tutta Italia, prodotto da Vivo Concerti: 13 marzo al Mediolanum Forum di Assago a Milano, il 15 all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno (Bologna), il 21 al Mandela Forum di Firenze, il 24 al PalaPrometeo di Ancona, ìl 27 al Palazzo dello Sport di Roma, il 28 al PalaPartenope di Napoli, il 3 aprile al PalaFlorio di Bari e il 5 al PalaCalafiore di Reggio Calabria. “Andrò a prediligere l’aspetto musicale con la musicalità che nel disco è giusta per i suoi contesti –conclude – Faremo un ‘live’ un più tirato, ci saranno momenti diversi, molto corali, una sorta di celebrazione non mia, dieci anni di musica, ma un incontro con il pubblico. I brani li devo scegliere fra il meglio del meglio perché sono tutti dei capolavori, canzoni vecchie che potranno star bene con le nuove e momenti di amore verso il pubblico con i pezzi che non potrò fare a meno altrimenti non mi faranno uscire dal palazzetto”.

Franco Gigante

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