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Trasferirsi in Australia, nuova terra promessa

di | 2020-09-19T23:27:47+02:00 20-9-2020 6:30|Attualità, Sezione 7|1 Comment

MILANO – Molti sono i giovani che per motivi diversi scelgono di lasciare l’Italia. Chi per conoscere nuovi paesi e culture diverse, chi per studio, chi per amore, chi per cercare un lavoro soddisfacente e ben remunerato. L’Australia è una delle mete più ambite. Così ci si chiede perché. Cosa avrà questo paese lontanissimo di così misterioso ed affascinante tanto da attrarre le giovani generazioni? I motivi sono molteplici, ma primo fra tutti è quello d fare soldi.

C’è chi parte con l’idea di un’esperienza temporanea, ma ha intenzione di tornare a casa, chi, invece, parte deciso per costruirsi una nuova vita e fare fortuna e chi, parte sull’onda del momento e non avendo le idee chiare preferisce non pianificare a lungo termine. La prima preoccupazione per chi parte è procurarsi un visto. L’Australia è un paese che offre diverse possibilità a questo riguardo permettendo di lavorare, studiare e viaggiare con estrema libertà. Il Working Holiday Visa consente a tutti i giovani fino ai 30 anni che ne fanno richiesta, dopo approvazione del Governo del Dipartimento Immigrazione australiana, per 365 giorni di lavorare, studiare e viaggiare soddisfacendo il desiderio di tanti.

Ma questo non è il solo visto che si può richiedere. Esiste lo Student Visa che, grazie all’iscrizione ad uno dei corsi di studi certificati dal Governo australiano consente di soggiornare e lavorare, seppure con delle limitazioni (non più di 20 ore settimanali) fino al termine del corso di studi. Da ultimo c’è da segnalare il visto 457 che si ottiene tramite sponsorizzazione del datore di lavoro per una specifica posizione di lavoro che sia tra quelle richieste dallo stato. Esistono due liste, in base alla propria mansione, una short-term ed una long-term che oltre ad offrire diverse garanzie permettono di ottenere un permesso di soggiorno temporaneo la cui durata varia dai 2 ai 4 anni.

Ma non è solo questione di visto. Certo, rispetto ad altri paesi che rendono più farraginoso l’ingresso degli stranieri l’Australia, che comunque chiede una bella cifra sul proprio conto prima di partire e necessita di un lungo e talvolta costoso viaggio, resta una meta ambita anche per una questione di clima e di paesaggi. Natura incontaminata, paesaggi mozzafiato, fauna di ogni tipo, clima piuttosto caldo o mite per la maggior parte dell’anno sono sinonimi di libertà e benessere. E poi c’è lo stile di vita che affascina e induce i giovani a restare. Gli australiani sanno dare valore al proprio tempo libero, lo valorizzano e lo proteggono dando il giusto peso alla famiglia, al lavoro e allo svago, al tempo per la cura i sé e alla frequentazione degli amici.

Questo è molto apprezzato dai giovani che vedono come frustrante e demoralizzante uno stile di vita che riduca le persone a lunghi tragitti in metro o in auto per raggiungere il proprio posto di lavoro a cui seguono almeno otto dieci ore chiusi in un ufficio o in una fabbrica. Vacanze risicate e corse al supermercato, a scuola a riprendere i figli consumando pasti veloci e preconfezionati, il tutto accompagnato dalla precarietà del lavoro, mutuo da pagare e stipendio da fame. Concorsi e selezioni per entrare in Università, per raggiungere una qualifica o per conquistarsi un posto pubblico o privato. Troppa fatica e poca gratificazione. Meglio volare in Australia e fare di tutto per rimanerci.

Margherita Bonfilio

One Comment

  1. Gaetana Figuccia 21 settembre 2020 at 22:31 - Reply

    Delle buone dritte per chi vuole provarci.

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