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Agrilia, bisogna salvare quel rifugio per cani

di | 2024-03-24T09:51:25+01:00 24-3-2024 5:05|Attualità, Sezione 2|0 Commenti

PERUGIA – Il Rifugio per cani Agrilia è un luogo straordinario situato nella zona di Ponte Pattoli, frazione del Comune di Perugia, un riferimento importante e accogliente per gli amici a quattro zampe che hanno bisogno di cure, amore e protezione. È stato creato con passione e dedizione da Lia Campriani, che ha trasformato l’ex maneggio del padre in un paradiso per gli animali abbandonati e meno fortunati. La signora Lia è una vera eroina per questi animali sfortunati, quando trova cani in difficoltà li accoglie presso il rifugio, li cura e li prepara per nuove adozioni. Anche le persone che non possono più prendersi cura dei loro amici pelosi sanno di poter contare su di lei e Lia chiede loro solo un piccolo aiuto per le spese perché il suo amore e la sua dedizione per gli animali sono immensi.

Lia Campriani

Oltre ai cani, il rifugio Agrilia ospita anche un cavallino e alcune caprette tibetane, tutti salvati da destini drammatici e tristi. L’Associazione Moms Squad Odv e la Fondazione Elisabetta Franchi collaborano attivamente con il rifugio e grazie a questa preziosa catena di collaborazione e solidarietà, i cani ricevono cure di alta qualità, visite veterinarie regolari e l’opportunità di trovare una nuova famiglia attraverso adozioni in famiglie meravigliose.

Tra marzo e dicembre 2022, durante la devastante guerra in Ucraina, il Rifugio Agrilia ha aperto le sue porte a 82 cani provenienti dalle zone di conflitto, accogliendoli e salvandoli così da una morte quasi certa. Questi amici a quattro zampe hanno trovato una sistemazione confortevole e sicura tra le mura del rifugio con la speranza di essere accompagnati verso nuove sistemazioni in famiglie adottive.

Nel corso del 2023 infatti sono state effettuate circa 115 adozioni e proprio per questo, il randagismo nella zona è diminuito in maniera considerevole. Capita spesso che la signora Lia trovi dei cani abbandonati proprio davanti la porta del rifugio oppure vengono lasciati direttamente da persone che non possono più tenerli: lei li ha sempre accolti, curandoli e cercando di trovare per loro una nuova adozione dopo un attento e scrupoloso pre-affido.

Ora però a causa di alcune sanzioni e irregolarità amministrative (che sembra siano già state saldate da tempo) l’operato del rifugio risulta bloccato da circa sei mesi: sia la signora Lia Campriani che le associazioni che la sostengono ritengono ingiustificata questa situazione di stallo anche alla luce dei pagamenti effettuati e all’esecuzione delle prescrizioni impartite.

Purtroppo a volte succede che nelle diatribe tra gli umani a rimetterci sono solo gli animali più indifesi e vulnerabili e, proprio come in questo caso specifico, sono i 140 cani ospiti del rifugio Agrilia a dover subire una lunga e forzata attesa nella speranza di poter essere adottati e così iniziare una nuova vita.

Paolo Paglialunga

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