/, Viaggi/Cascata delle Marmore: un Museo imperdibile

Cascata delle Marmore: un Museo imperdibile

di | 2023-12-03T06:14:37+01:00 3-12-2023 5:05|Sezione 2, Viaggi|0 Commenti

TERNI – L’Hydra Museo Multimediale della Cascata delle Marmore (info@museodellacascata.it; tel. 349-689102) è stato inaugurato nel 2021 ed è stato subito riconosciuto come membro dell’Unesco Water Museums Global Network (watermuseums.net) che raccoglie più di 70 musei sull’acqua in tutto il mondo, consentendo alle sue attività di avere un prestigioso punto di riferimento nella promozione dell’educazione ambientale e della gestione sostenibile della risorsa acqua, dando visibilità alla complessa storia della realizzazione della cascata delle Marmore e del territorio, non solo ternano, ma anche reatino.

Lo hanno ideato Francesco Fioretti e Alessandro Capati (che ne è il direttore), attraverso l’utilizzo delle più moderne tecnologie espositive, digitali e fisiche. Si trova all’ingresso del Belvedere Superiore della Cascata delle Marmore, all’interno del Parco Regionale Fluviale del Nera, valorizza la bellezza e la complessità paesaggistica con videomapping su plastici, modelli tridimensionali, proiezioni, ologrammi, installazioni di realtà aumentata e immersiva, che permettono di arricchire la visita alla Cascata e di comprenderne la storia, vivendo un’esperienza sensoriale e culturale unica. Dall’antico Lacus Velinus della piana reatina, alla cascata delle Marmore, fin dai tempi di Marco Terenzio Varrone, il nucleo idroelettrico, le turbine delle acciaierie di Terni, lo stabilimento di Papigno utilizzato per riprese cinematografiche (“La vita è bella” di Benigni) ora abbandonato, visibile attraverso le riprese effettuate dal drone al suo interno.

La Cascata, con i suoi 165 metri è la più alta d’Europa, frutto del lavoro e dell’ingegno di molte generazioni; una grande opera d’architettura idraulica, che con la sua storia millenaria rappresenta uno straordinario racconto del rapporto dell’uomo con la natura, risultato di una complessa interazione tra evoluzione geologica ed intervento umano, iniziata 2300 anni fa. L’uomo ha modificato il paesaggio, per risolvere il problema delle paludi del Velino, usare l’acqua per l’agricoltura e per scopi energetici e produttivi. A partire dalla seconda metà dell’Ottocento il territorio viene rivoluzionato per lo sfruttamento dell’energia idraulica come forza motrice delle fabbriche, fino a realizzare e sviluppare il grande centro industriale di Terni. Le infrastrutture imponenti diventano un complesso sistema di dighe, gallerie, condotte, centrali, fabbriche. La Centrale di Galleto ancora oggi è il centro gestionale del nucleo idroelettrico più grande del Centro Italia.

Il visitatore viene immerso subito nel racconto del mostro della mitologia greca, Hydra, figlia di Echidna e di Tifone, serpente acquatico velenoso con sette o più teste che, tagliate, ricrescevano, viveva nella palude di Lerna in Argolide. La sua uccisione costituì la seconda delle fatiche di Ercole, che riuscì nell’intento, bruciando le teste e sotterrando il corpo. A questo animale mitologico è associata una leggenda medievale, che narra di un drago, il Thyrus, che infestava le zone paludose intorno a Terni, terrorizzando la popolazione con le sue fauci mortifere, un giovane e valoroso cavaliere affrontò e uccise il terribile mostro con la sua lancia, mentre viene abbagliato dal riflesso del suo scudo. La leggenda ha un riferimento alla malaria molto diffusa in un remoto passato tra la popolazione del luogo a causa della malsana condizione ambientale della conca ternana per la presenza di paludi e acquitrini. L’uccisione del drago simboleggia il risanamento del territorio della Valle del Nera, che pose fine alla diffusione dell’epidemia. Il Thyrus è rappresentato nello stemma della città di Terni, probabilmente a simboleggiare la sconfitta della malaria nelle zone paludose di Terni, sconfitta grazie alla bonifica.

E con la bonifica si torna alla storia moderna, illustrata nel documentario di circa 9 minuti (il plastico davanti allo schermo si illumina e genera immagini in realtà aumentata/virtuale, molto suggestivo), segue un percorso esperienziale di installazioni con ampio utilizzo della tecnologia: plastici, modelli tridimensionali in 3D, contenuti audiovisivi e multimediali, quadri e oggetti si animano attraverso la app nel cellulare del museo, mostrando il funzionamento delle turbine e altri oggetti delle acciaierie di Terni, che furono anche una importante fabbrica di armi durante l’ultima guerra.

La Cascata delle Marmore è uno dei siti turistici più visitati d’Italia, con circa 400 mila presenze all’anno e trend in crescita. Il Parco dei Campacci che circonda il Belvedere Superiore della Cascata, dove ha sede il museo, è ricco di eccellenze naturali, testimonianze di archeologia storica ed industriale, dalla Cava Curiana fatta dai Romani alle opere di ingegneria idraulica di inizio ‘900 per lo sfruttamento dell’energia idroelettrica; il Sentiero naturalistico 5 ha un belvedere che si affaccia sulla Valnerina. Lungo il sentiero, come moderne sculture, sono posizionate le turbine utilizzate nelle centrali. Nel sottosuolo una vasta cavità di circa 300 grotte, alcune visitabili ed affascinanti (in un angolo del museo è riprodotta la pietra sponga e la vegetazione delle grotte).

Nel parco passa la Via di Francesco, uno dei cammini più conosciuti e vicino al paese di Marmore si apre il lago di Piediluco, dove sono praticabili trekking, ciclismo, arrampicata, canoa, rafting, equitazione, canottaggio (con un centro nazionale). I laboratori e le visite per le scuole sono seguiti da Amodì Servizi Educativi con attività e programmi sviluppati da tre educatrici che da circa 15 anni lavorano in ambito educativo, formativo e culturale, educazione al patrimonio ambientale e itinerari in chiave inclusiva. Il museo è dotato di un Bookshop con pubblicazioni a tema, con particolare attenzione alla letteratura per bambini e un’aula didattica con ingresso autonomo, per l’organizzazione di laboratori per le scuole, momenti di incontro e di studio, discipline scolastiche per ogni grado.

Francesca Sammarco

Lascia un commento

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi