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I versi dell’Enciclica sul sentiero Laudato Si’

di | 2020-10-02T14:31:47+02:00 4-10-2020 6:10|Attualità, Sezione 3|0 Commenti

ASCREA (Rieti) – Il sentiero 323, tappa del Sentiero Italia da Paganico Sabino a Varco Sabino, nel tratto che da Ascrea conduce fino alla cima del monte Navegna (1508 metri), nella Riserva Naturale Navegna- Cervia, dal 26 settembre si chiama ‘Sentiero Laudato Si’, nello spirito dell’omonima enciclica di Papa Francesco e dedicato al Cantico delle Creature, i cui versi sono ricordati con tabelle lungo tutto il percorso. All’imbocco del sentiero ad Ascrea, con una breve, ma sentita cerimonia insieme al Vescovo Domenico Pompili, è stata scoperta la scultura del Cristo in legno, donata da Marzio Gregori, artista di Castel di Tora.

“Questo crocefisso aiuta a recuperare lo sguardo contemplativo rispetto a quello semplicemente tecnologico, verso una ecologia integrale, ed è una sfida da raccogliere insieme a tutto il territorio, alla Riserva Navegna Cervia e alla Comunità Laudato Si’, facendo proprie le parole del Maestro. Buon Cammino”. La benedizione del sentiero e della scultura, la recita del Padre Nostro, la consegna della tessera del Cai a Monsignor Pompili, socio fin dal suo insediamento a Rieti quattro anni fa e poi tutti in cammino fino alla vetta e ristoro presso il rifugio Forca di Varco. Insieme al Vescovo e al presidente della Riserva Giuseppe Ricci, hanno partecipato l’assessore regionale Claudio Di Berardino, il presidente del Cai Giuseppe Quadruccio, di Libera di Rieti Maurizio De Marco, il presidente della Riserva Vincenzo Lodovisi, l’assessore del comune di Ascrea Mario Simonetti e il giovane presidente della Pro Loco Riccardo Nini.

“La denominazione cosi significativa di un sentiero riconsegna un’anima ad un lembo del territorio – sottolinea Giuseppe Ricci – è uno stimolo alla riflessione sui tempi attuali e sulle scelte da compiere per garantire un futuro all’ambiente naturale, sarà un richiamo per tutti al rispetto del pianeta per uno sviluppo equilibrato e sostenibile. Mi preme sottolineare come tutta l’opera sia stata ideata e portata a termine per intero dalla struttura della Riserva, compresi i giovani volontari del servizio civile ed un tirocinante della Università della Tuscia cui va tutta la mia stima”. Nel ringraziare i dipendenti della Riserva per il lavoro svolto, Vincenzo Lodovisi ha sottolineato che “la realizzazione di questo sentiero, che ha comportato un grandissimo impegno manuale, dovendo trasportare a spalla le istallazioni ed i materiali, ne è la pratica testimonianza. Il Sentiero Laudato si’ è un tassello di un progetto più complesso dove il completamento della ristrutturazione del rifugio della Forca in Comune di Varco, collocato a metà percorso, rappresenta uno snodo cruciale al centro della Riserva. Su questo concentreremo i nostri sforzi per migliorare l’accoglienza per i fruitori dell’area naturale”.

La Riserva ha aderito al progetto della Diocesi delle comunità “Laudato Si”, in collaborazione con Slowfood, per far crescere la sensibilità ambientale (la presentazione due anni fa a Rocca Sinibalda), facendo propria l’omonima enciclica di Papa Francesco e sta svolgendo videoconferenze con illustri relatori sulle tematiche ambientali fondamentali come l’energia, la questione dell’acqua, gli Ogm, tutte pubblicate sul sito della Riserva (navegnacervia.it).

Francesca Sammarco

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