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Ecco “Lo Schiaccianoci”, tipico balletto natalizio

di | 2023-12-22T18:16:22+01:00 24-12-2023 5:15|Sezione 4, Spettacolo|0 Commenti

ROMA – È Natale e un teatro lirico come il Costanzi di Roma (altrimenti titolato Teatro dell’Opera) non può sottrarsi all’obbligo morale di mettere in scena un balletto di repertorio come “Lo Schiaccianoci”. Difatti esso è una fiaba, che celebra proprio il santo Natale: dinanzi ad un sontuoso Albero, i bambini di una ricca famiglia si accalcano per scartare i regali, ma ecco entrare il mago Drosselmeier, che anima i giocattoli e dona alla piccola Masha (il nome originario, mutato poi in Clara), il grazioso pupazzetto Schiaccianoci.

Susanna Salvi e Claudio Cocino (foto Sansoni)

Finita la festa, gli ospiti se ne vanno, ma Masha, addormentandosi, sogna l’orribile Re dei Topi, contro cui tenta una lotta, ed ecco che il piccolo Schiaccianoci si anima e si trasforma in Principe. Questi porta con sé la fanciulla nel bellissimo Regno dei Dolci, ad ognuno dei quali corrisponde un paese del mondo con le proprie culture, Francia, Russia, Ungheria, Cina, mentre il Principe Schiaccianoci danza con la splendida Fata Confetto (in più versioni ella coincide con il personaggio di Masha). Presto la fanciulla si sveglia, ahimè solo col piccolo Schiaccianoci in braccio.

Il ballerino brasiliano Victor Caixeta

L’intero balletto è una festa di colori (grande regìa di Paul Chalmer), di splendidi costumi (Gianluca Falaschi) di scintillanti scenografie (di Andrea Miglio), che annullano i cupi respiri delle versioni coreografiche vòlte verso inquietanti profondità psicologiche (dallo “Schiaccianoci” di Hoffmann alle coreografie di Vainonen fino a Nureyev e a Piazza).

Paul Chalmer con Marianna Suriano

Ospiti d’onore sono stati la georgiana Maia Makhateli e il brasiliano Victor Caixeta, a turno con le étoiles, i primi ballerini, i solisti, l’intero Corpo di Ballo e gli allievi della Scuola di Danza del Teatro, dal 21 al 31 dicembre. Il canadese Chalmer è partito dai padri del balletto Marius Petipa e Leo Ivanov, che ha sentiti oltremodo vicini, chiedendo agli interpreti una simile meravigliosa fedeltà.

È chiaro che ciò non si potrà pretendere da altri oggi, ma Chalmer ha fatto respirare l’aura delle origini, così ben rivissuta dalla grande interprete Carla Fracci. Speriamo che, dopo la di lei recente morte, non l’abbia portata via con sé.

Paola Pariset

Nell’immagine di copertina, Paul Chalmer con il Corpo di Ballo dell’Opera di Roma (foto Sansoni)

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