/, Sezione 4/Uno strano banchiere, amico dei bisognosi

Uno strano banchiere, amico dei bisognosi

di | 2020-05-03T06:45:53+02:00 3-5-2020 6:15|Personaggi, Sezione 4|0 Commenti

ROMA – A volte all’estero la popolarità di certi personaggi italiani è talora del tutto inaspettata. C’è un banchiere italiano, ai più sconosciuto, che dovrebbe essere preso come esempio: la sua è una storia è di emigrazione italiana, forse la più straordinaria e di maggior successo di sempre, ma in Italia è praticamente sconosciuta. Si tratta di Amadeo Peter Giannini, il fondatore della Bank of America, ma anche il padre putativo di “Biancaneve e i sette nani” (il primo cartone animato di Walt Disney) e del Golden Gate (il ponte simbolo di San Francisco).

Amadeo Peter Giannini nasce il 6 maggio 1870 a San Josè, in California dove arrivò nel ventre della madre. La sua vita non iniziò sotto i migliori auspici ma, malgrado tutto, questo ragazzo intraprendente, partendo da zero, in soli quarant’anni creò la più grande banca del mondo a San Francisco. All’inizio del secolo scorso Giannini fondò la Bank of Italy, una piccolissima banca che, a differenza delle altre, prestava soldi non solo ai benestanti ma soprattutto ai bisognosi. Nel 1906, quando la sua città venne devastata dal terremoto e le grandi banche, spaventate, strinsero i cordoni del credito, lui continuò a prestare soldi come e più di prima. Nel 1909 la Bank of Italy apre filiali in tutta la California e sostiene l’industria cinematografica. Hollywood sta nascendo e la banca di Giannini finanzia sia la parte immobiliare, con la realizzazione dei magici studios, sia la produzione di film.

Negli anni ’20 l’attività della Bank of Italy si sviluppa verso la costa atlantica, la crisi di Wall Street fa vacillare l’impero di Giannini, ma in breve tempo, passata la buriana, riprende il controllo e rilancia la banca, diventata, nel frattempo, Bank of America che in pochi anni diviene la più grande al mondo. Amadeo Giannini non fu solo una mente brillante ma anche e soprattutto un uomo al servizio degli altri con la capacità di saper illustrare al mondo intero quanto un istituto di credito possa essere utile se gestito a vantaggio delle persone e dello sviluppo economico, senza correr dietro a derivati e speculazioni di ogni tipo, alla ricerca autolesionistica del rendimento spesso aleatorio e portatore di perdite drammatiche.

Essere banchiere non è cosa facile soprattutto quando si lavora non per ingordigia o per potere personale ma semplicemente con una visione più ampia di tutti: Giannini riusciva a vedere oltre, vedeva avanti a sé anni e anni, proiettando la sua mente in un futuro non così lontano. Senza di lui non avrebbero mai visto la luce oltre la Bank of America ed il Golden Gate, il Piano Marshall e molti capolavori di Hollywood (fu infatti amico di Walt Disney, di Charlie Chaplin e Frank Capra che lo immortalò nel personaggio di George Bailey nel film “La vita è meravigliosa”).

La storia di quest’uomo evidenzia l’etica, la moralità e gli alti valori che hanno da sempre contraddistinto i grandi uomini della storia ed i grandi uomini sono di ogni nazionalità, ma il fatto che Giannini fosse di origine italiane, ci fa sentire orgogliosi di esserlo anche noi.

Adele Paglialunga

Nell’immagine di copertina, il banchiere italo-americano Amadeo Peter Giannini

Lascia un commento

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi