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Il racconto – La faccia mi piace e me la tengo

di | 2019-04-18T18:06:39+02:00 21-4-2019 6:20|Cultura, Sezione 5|1 Comment

Ho vissuto fino ai vent’anni in una famiglia perfetta. Almeno lo credevano. Tutti.
Padre, madre, due figli e zia Osvalda, la sorella maggiore di papà. Buona posizione sociale: papà, professore di latino e greco all’Università di Catania; mamma, avvocato civilista. Per vent’anni, ogni domenica siamo andati a messa tutti insieme. Stessa ora, stesso posto, stesso sorriso e atteggiamento compìto. Per vent’anni, finita la celebrazione, abbiamo comprato le stesse paste nella stessa pasticceria: tre cannoli alla ricotta, due minne di Sant’Agata e una porzione di tiramisù.
Amici, parenti e conoscenti si sono sempre prodigati in lodi : “Che famiglia unita! Che bravi ragazzi. D’altri tempi”. Già…
Mio padre si è fermato all’età ellenistica, mia madre, in verità, qualche timido progresso l’aveva tentato ma la forza conservatrice di papà e di zia ha fatto abortire qualsiasi tentativo di allineamento ai tempi moderni. A tavola era vietato guardare la tv durante il pranzo poiché i miei genitori erano strenui difensori del dialogo. Nel chiuso delle nostre stanze poi ognuno faceva quel che voleva fino all’ora di cena. Mia sorella parlava con le amiche, sussurrando in inglese le frasi più peccaminose; io, che di amici ne avevo pochi, guardavo video sconci sullo smartphone e per coprire sospiri e gridolini ripetevo ad alta voce Il Cinque Maggio. Eravamo felici.

Da quando hanno scoperto che ho baciato Marco, la mia vita è un disastro. Mia madre piange, mio padre urla e mia sorella ha ripreso a fumare. Persino mia zia Osvalda è turbata e recita il rosario tre volte al giorno per allontanare da me la tentazione. Insomma, ho perso la pace e pure la faccia, dicono. Dovrò recarmi al più presto dal chirurgo plastico per creare un nuovo volto. Forse sarà la svolta per tutti. Anche mio padre verrà; ha detto che lui ne ha bisogno più di me e mia madre ha aggiunto che una faccia nuova ci vuole anche per lei e, dato che ci siamo, ne sceglierà una senza zampe di gallina.

In clinica ci hanno spiegato che si poteva optare tra facce serie, sorridenti, allegre e persino arrabbiate. Mio padre, che è tutto d’un pezzo, ha scelto quella con lo sguardo miope da intellettuale. Mia madre è stata indecisa fino alla fine tra il modello Orfei o quello Ferilli. Ha scelto alla fine Belen perché mio padre quando la vede in Tv si eccita e mia madre nutre qualche speranza che possa risvegliarsi la passione. Anche mia sorella, quando ha saputo, si è piombata in ospedale ma il tizio le ha detto di ritornare quando sarà maggiorenne e lei l’ha mandato a quel paese. La zia, pure lei, giustamente ha reclamato il diritto a una faccia nuova. La sua, sostiene si è sciupata a causa della mia disgrazia. Dice anche che, con una nuova, troverà sicuramente marito. Ne dubito. Io ho sfogliato per tre volte il catalogo delle facce nuove, mi allettava la faccia di un celebre attore con la specifica app ne ho indossate una decina ma non mi ci vedevo. Dopo aver riflettuto parecchio, ho deciso di tenermi la mia. Dicono che sia proprio una faccia tosta. Me ne sbatto. Marco mi ama così e io, Giovanni, amo lui.

Tania Barcellona

One Comment

  1. Rosario Sanfilippo 21 aprile 2019 at 12:17 - Reply

    Bravissima, tantissimi Auguri

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