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Viganella, il paesino del “sole artificiale”

di | 2023-11-23T19:57:28+01:00 26-11-2023 5:10|Sezione 3, Viaggi|0 Commenti

MILANO – È come vivere al circolo polare artico: dall’11 novembre al 2 febbraio, Viganella (un paesino nella provincia di Verbania-Cusio-Ossola) vive in uno stato di perenne penombra. Duecentosette abitanti, per 3 mesi l’anno vivono senza sole, tanto che tale località è denominata la “Siberia italiana”, non tanto per il freddo, quanto proprio per il fatto particolare che per 83 giorni all’anno si trova a vivere in uno stato di perenne penombra.

Per molti secoli, fino al 2006, gli abitanti erano rassegnati a non vedere mai la luce durante il periodo invernale, poi un’idea geniale ha trovato una soluzione a questo annoso problema. Il 17 dicembre 2006 uno specchio di 40 mq è stato posto sopra la montagna per riflettere la luce del sole. Dopo anni di studi, il sindaco Midali e il suo amico architetto Giacomo Bonzani sono riusciti a trovare la soluzione al problema che affliggeva il paese da secoli: realizzare un enorme specchio che riflettesse la luce del sole tra le case. Il 17 dicembre 2006 un elicottero ha trasportato lo specchio del peso di undici quintali e lo ha posizionato a 1.100 metri d’altezza. All’inaugurazione gli abitanti di Viganella si sono seduti ad ammirare lo “spettacolo” della luce del sole che finalmente giungeva nella valle.

Lo specchio di vetro e resina ha una lunghezza di circa 8 metri ed una larghezza di 5 ed è in grado di riflettere la luce solare in direzione della vallata anche nei mesi di buio. Nello specifico si riflette su alcuni punti principali come la parte pedonale della piazza principale, la chiesa parrocchiale e i monumenti. Tramite un ulteriore gioco di specchi all’interno della chiesa, il sole arriva direttamente sull’altare dove giace il crocifisso e si posa sul costato insanguinato del Cristo. Il gigantesco specchio è regolato da un computer durante il giorno e riposizionato durante la notte, così pioggia e vento ne puliscono la superficie, in modo che il giorno seguente riparta per illuminare la valle.

La brillante soluzione è stata presa ad esempio anche da una piccola cittadina norvegese racchiusa tra le montagne, Rjukan, che dal 2013 ha adottato lo stesso sistema per non rimanere più al buio. Tutto ha un sapore diverso: il sole riflesso è lì, fa brillare le pietre della piazza di Viganella e gli occhi di un gatto innamorato che randagio se ne va.

Claudia Gaetani

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