//Matera ricorda i cronisti uccisi dal terrorismo

Matera ricorda i cronisti uccisi dal terrorismo

di | 2019-04-07T06:58:08+02:00 7-4-2019 7:02|Top Blogger|0 Commenti

Il 3 maggio di ogni anno, in concomitanza con la Giornata della Libertà dell’informazione decretata dall’Assemblea Generale dell’Onu nel 1993 e organizzata dall’Unesco, l’Unci ha deciso di celebrare a partire dal 2008 la Giornata della Memoria dei giornalisti italiani uccisi nel dopoguerra dalla criminalità mafiosa e dal terrorismo. La Giornata – organizzata dall’Unione Nazionale Cronisti Italiani, d’intesa con la Federazione della Stampa e l’Ordine nazionale dei giornalisti – si svolge sotto l’Alto patronato del Presidente della Repubblica. Quest’anno la manifestazione si tiene a Matera, nella sala Levi del settecentesco Palazzo Lanfranchi, in collaborazione anche con l’Assostampa e l’Ordine dei Giornalisti della Basilicata.
L’Unci ha varato l’iniziativa della Giornata della Memoria nell’autunno del 2006 a Viareggio quando il Consiglio nazionale ha approvato un ordine del giorno presentato dai consiglieri siciliani Antonella Romano, Giuseppe Lo Bianco e Leone Zingales. Il Consiglio ha affermato che “il sacrificio dei giornalisti uccisi nell’esercizio del proprio dovere di informare, segna una dolorosa tappa del cammino di progresso civile di ogni comunità democratica che ha nell’informazione uno dei pilastri fondanti del proprio contratto sociale. I nomi e le storie dei colleghi uccisi, in massima parte cronisti, costituiscono irrinunciabili testimonianze di impegno civile e deontologico che devono essere tenute sempre vive nella memoria collettiva dei cittadini. I colleghi sono ricordati con singole manifestazioni e premi giornalistici: la Giornata li accomunerà e renderà più evidente il tributo pagato dai giornalisti italiani alla democrazia”.
E’ stata la prima manifestazione che ha ricordato in contemporanea tutti i giornalisti vittime di violenza ed è stata celebrata per la prima volta a Roma nel 2008. L’anno successivo si è svolta a Napoli, nel 2010 a Milano, nel 2011 a Genova, nel 2012 a Palermo, nel 2013 a Perugia, nel 2014 a Cagliari, nel 2015 a Firenze, nel 2016 a Reggio Calabria, nel 2017 a Torino e nel 2018 a Venezia.
“Torniamo al Sud dopo due edizioni che si sono svolte in Piemonte e in Veneto. Ringraziamo i colleghi della Basilicata, l’Assostampa e l’Ordine dei giornalisti – hanno dichiarato Alessandro Galimberti e Leone Zingales, presidente nazionale e vice presidente nazionale dell’Unci – per avere accettato il nostro invito. La memoria dei giornalisti uccisi da mafie e terrorismo è patrimonio di tutto il Paese ed è questo il tema centrale della Giornata promossa dall’Unione cronisti”.
Prestigiosa la sede dell’incontro. Palazzo Lanfranchi fu progettato e realizzato tra il 1668 ed il 1672 su richiesta dell’arcivescovo Vincenzo Lanfranchi per ospitare il Seminario diocesano. Dopo l’Unità d’Italia, e sino al 1967, lo storico edificio si è trasformato nel liceo classico “Emanuele Duni” dove insegnò, tra il 1882 ed il 1884, anche il poeta Giovanni Pascoli. Oggi Palazzo Lanfranchi è sede degli uffici della Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici della Basilicata e le sale del Museo nazionale d’Arte Medievale e Moderna della Basilicata.

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