//La nevicata del secolo, era il gennaio dell’85

La nevicata del secolo, era il gennaio dell’85

di | 2020-01-19T06:39:57+01:00 19-1-2020 6:41|Top Blogger|0 Commenti

Niente pioggia per settimane, il sole in certe parti d’Italia ha fatto salire le temperature a soglie sicuramente primaverili, c’è chi dà la colpa ai cambiamenti climatici e chi, comunque, invoca un inverno che tarda ad arrivare. Sole, temperature fuori norma e in attesa che la situazione torni sotto controllo guardiamoci indietro e ricordiamo quei giorni del gennaio 1985 quando il centro-nord dello Stivale venne investito da un’ondata di freddo che provocò quella che oggi in Italia viene ricordata come “la nevicata del secolo”.
Una poderosa ondata di aria artica siberiana fece scendere in picchiata la colonnina di mercurio su gran parte della penisola. L’ondata di freddo provocò poi estese nevicate su Toscana, Umbria, Marche, Lazio (Roma compresa), Campania e, in misura minore, sulla Pianura Padana.
L’abbinamento anticiclone russo e cielo sereno dopo le nevicate fece scendere la temperatura molto al sotto dello zero, con valori fino a -20 °C tra Toscana ed Emilia Romagna e su parte della Lombardia (-14.5°C a Milano).
E le sorprese di quel gelido 1985 non finirono qui. Tra il 13 ed il 17 gennaio un profondo vortice ciclonico centrato sul mar di Corsica attivò per 5 giorni consecutivi forti e umidi venti di scirocco. Quelle correnti calde, costrette a scivolare al di sopra dello spesso cuscinetto di aria gelida che ricopriva tutta la Valpadana, provocarono quella che è ancor oggi ricordata in molte città come “la nevicata del secolo”.
Un incessante susseguirsi di insistenti ed abbondanti nevicate che fecero salire il livello del manto bianco ad altezze mai viste: 20 centimetri a Genova, 30 a Venezia, 40 a Padova e Treviso, 50 a Udine e Vicenza, 60 a Biella, 80 a Bologna, 110 a Como, 122 a Varese, 90 a Brescia, da 130 a 150 cm a Trento. A Milano, dopo 4 giorni e 3 notti di neve, il manto bianco arrivava fino a circa 90 cm. Nevicò addirittura a Cagliari e in tutta la Sardegna.
I disagi furono tanti, la Penisola restò ferma per alcuni giorni con strade bloccate, scuole chiuse e difficoltà anche nei trasporti ferroviari. A ricordare quei giorni sembra impossibile vivere oggi un gennaio quasi primaverile. A 15/16 gradi si vive meglio ma attenzione, ogni stagione ha i suoi frutti e non vorremmo che la Natura ci presentasse poi il conto facendoci pagare anche gli interessi. Diceva Patty Pravo in una sua famosa canzone “Come un giorno di sole fa dire a dicembre l’estate è già qui”. Non illudiamoci, l’inverno arriverà. Nel bene e nel male.

Lascia un commento

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi