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Mercato del baratto, occasione di crescita

di | 2023-06-05T13:21:28+02:00 4-6-2023 5:30|Attualità, Sezione 7|0 Commenti

RIETI – I mercatini del dono e del baratto, organizzati da un gruppo di cittadini, sono diventati a Rieti una piacevole consuetudine nelle sale parrocchiali, associazioni di volontariato e sono un’occasione di incontro, socializzazione, un modo per riciclare, evitare gli sprechi, avviare un percorso verso la filosofia del decluttering, una attitudine orientata all’essenziale, non solo la semplice eliminazione degli oggetti superflui, ma anche una sorta di liberazione che apre al futuro ed a nuove possibilità: basta essere accumulatori seriali di oggetti che pensiamo possano servire in futuro e che dimentichiamo sistematicamente negli armadi o nelle cantine.

I bambini intanto si divertono a saltellare e a curiosare da un tavolo all’altro, dove ognuno porta i propri oggetti: libri, riviste, vestiti, scarpe, giocattoli, ceramiche, elettrodomestici, anche vecchi asciugamani che i volontari consegnano al canile, per riscaldare le cucce. In un angolo ci sono sempre dolcetti e spuntini casalinghi. L’ultimo mercatino si è svolto a Rieti al Centro Sant’Eusanio, gestito dall’associazione Loco Motiva e ha ospitato per la prima volta incontri tematici sul tema degli sprechi alimentari, le buone pratiche da seguire in diversi campi, perché “ognuno di noi può fare la differenza”.

Maria Cristina Lafiandra

Maria Cristina Lafiandra ha illustrato come il cibo non sia solo cibo: “Ha risvolti sociali, etici, economici, culturali e noi ne sprechiamo il 40% (un miliardo e trecento milioni di tonnellate in un anno, pari a un terzo di quello prodotto, oltre alle perdite durante la lavorazione), mentre 828 milioni di persone soffrono la fame”. Il progetto dell’Onu ‘fame zero’ mira a eliminare la fame nel mondo entro il 2030. “Attenzione alle etichette (c’è differenza tra consumare ‘entro il’ e ‘preferibilmente entro il’), organizziamo il frigo mettendo in evidenza i prodotti in scadenza, regoliamoci nel fare la spesa facendo una lista, dotiamoci di una compostiera casalinga per l’umido che si può tenere anche in balcone”.

Ci sono supermercati e negozi che a fine giornata donano il cibo invenduto, deperibile e in scadenza, ad associazioni, mense, case di riposo, pochi sanno forse che da alcuni anni c’è anche una App specifica, adottata in Italia da 75 città, fra cui dal 2019 anche Rieti “Too good to go” (letteralmente ‘troppo buono per lasciarlo andare’). Si possono consultare le offerte giornaliere, dal pesce, al pane, ai dolci, ai cornetti della colazione, carne, frutta, verdura, latte, che dopo la chiusura giornaliera i negozianti mettono in offerta in apposite confezioni a un terzo del prezzo. Un risparmio economico per tutti e uno spreco in meno. A Rieti c’è anche il profilo Facebook ‘Too good to go – Rieti e dintorni” per conoscere le offerte e gli esercizi commerciali che le propongono.

Luca Speranza

Luca Speranza è istruttore sportivo, si occupa di benessere sociale, tecniche naturali, uso della frutta nella cosmetica con l’Asd Fruttalia a Contigliano in provincia di Rieti (fruttalia.it), movimento nato grazie all’esigenza di creare un gruppo di studio e ricerca per il benessere personale naturale e semplice. “Il succo della mela spruzzato direttamente è un tonico per la pelle, il cetriolo per il contorno degli occhi, la banana è emolliente, è contro le punture di insetti, concima ed è buona anche per lucidare le scarpe, l’aloe è idratante, buona per tagli, ferite, capelli”. Fruttalia è associazione sportiva (ASD) e associazione di promozione sociale, culturale (APS). Organizza eventi, incontri culturali, escursioni, promuove e divulga benessere e salute con buon senso e semplicità attraverso alimentazione naturale, Bio Movimento fisico, pensiero sano, concetti e pratica della Ri-Evoluzione Armonica umana, promuovendo una nuovo stile di vita verso il naturale, secondo i principi di una sana alimentazione biologica naturale, con attenzione all’ecologia, per favorire e facilitare la vita dell’essere umano, la pace, per un nuovo modo di vivere cooperativo, piuttosto che competitivo.

Nel sito anche un interessante ricettario. Luisa Nisco ha illustrato una buona opportunità di prendersi cura di sé, attraverso la pratica della riflessologia facciale vietnamita secondo il metodo Dien Chan (riflessologiadienchan.it, dove si può prendere visione dei corsi per imparare questa tecnica). E’ una riflessologia che applica il principio per il quale stimolando una parte del corpo ne viene riequilibrata un’altra. Più precisamente quando la pelle, in qualità di organo di senso maggiore, viene stimolata, secondo mappe stabilite che riflettono tutti gli organi del corpo, il sistema nervoso centrale e periferico risponde per raggiungere l’organo o area bersaglio. In prossimità del cervello e degli organi di senso, il viso presenta una zona riflessa di prim’ordine che dimostra risultati rapidi e spesso immediati dal trattamento di riflessologia.

Partendo dal sintomo manifestato si delinea un trattamento personalizzato per rimuovere i blocchi energetici causa della disarmonia presente. Riflessologia facciale craniale, colonna vertebrale e meridiani, massaggio corpo vietnamita Dien Chan Zone. Viene eseguita in un’area, il viso, dove sono presenti tutti i cinque organi di senso. Permette a chiunque di trovare benefici autonomamente in qualsiasi momento e per risolvere diverse disarmonie, ogni giorno e tutte le volte che lo desidera. I vietnamiti sono da sempre abituati a trattarsi il volto per risolvere problemi di salute. Il massaggio del viso è un aspetto popolare della loro cultura attuale. Nato con l’utilizzo di aghi in agopuntura è stato successivamente eseguito utilizzando strumenti progettati dal professor Chau, che riuscì a studiare il modo in cui gli organi interni sono collegati al volto e creare le mappe riflesso.

Ai prossimi mercatini si terranno altri incontri tematici.

Francesca Sammarco

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