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Il divieto di fumo, una legge di civiltà

di | 2023-01-20T20:14:10+01:00 22-1-2023 6:30|Attualità, Sezione 7|0 Commenti

VITERBO – Una legge che ha notevolmente cambiato le abitudini che sembravano irremovibili: è la legge Sirchia che vieta il fumo nei locali pubblici al chiuso. In questi giorni ricorre l’anniversario, poiché vent’anni fa questa legge conosciuta proprio con il nome dell’allora ministro della Sanità Girolamo Sirchia è del 16 gennaio 2023, la numero 3 per la precisione, che all’articolo n. 51 disciplinava la “Tutela della salute dei non fumatori”.

L’ex ministro Girolamo Sirchia

La norma, comunque, è entrata effettivamente in vigore il 10 gennaio del 2005 e ha notevolmente cambiato le abitudini dei fumatori, ma ha permesso a tanti altri di non essere sottoposti all’esposizione del fumo passivo. Per non parlare della notevole diminuzione di problemi coronarici acuti. Rivoluzionaria legge, dunque, se si pensa che negli anni Novanta si poteva fumare nei ristoranti, nei bar, in ogni locale insomma. Ora, invece, ci sono aree riservate ai fumatori.

Il ministro Sirchia in una dichiarazione all’Ansa di qualche tempo fa ha detto che questa legge “è stata una grande battaglia, che i cittadini hanno compreso, tanto che negli anni hanno difeso il provvedimento dai continui attacchi delle multinazionali del fumo più di quanto abbia fatto la politica”. Tra l’altro, questa norma è riuscita ad ottenere un altro risultato positivo per la salute: ha contribuito a ridurre il numero dei fumatori in Italia, tanto che sono scesi dal 33% al 22%, se non altro fino al 2019, perché negli ultimi due anni, la percentuale è risalita, stando ai dati dell’Istituto Superiore di Sanità.

Nel nostro Paese sono circa 12,4 milioni i fumatori, mentre sono 1,2 milioni gli italiani che utilizzano più o meno abitualmente le sigarette elettroniche. Invece, è il 14,9% della popolazione di ex fumatori e di non fumatori il 60,9%. Questa legge antifumo nel corso degli anni ha sensibilizzato la popolazione nei confronti dei devastanti danni causati dal fumo passivo, nonostante ultimamente siano in aumento, e sono aumentate le telefonate dei cittadini che chiedono aiuto per smettere di fumare al telefono verde Fumo dell’Iss 800.554.088.

Laura Ciulli

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