MILANO – I fenicotteri rosa, maestosi uccelli dalla grande apertura alare e dalle piume dai colori cangianti, stanno scegliendo sempre piĂą volentieri il territorio italiano per migrare. Questa specie, infatti, sembra avere trovato un habitat favorevole per trascorrere i mesi della primavera e dell’estate di ritorno dall’Africa proprio nel territorio italiano, in particolare nel Sud della penisola. É qui che che si concentrano le colonie piĂą vaste di Phoenicopterus roseus Pallas – questo il nome scientifico -, i cui esemplari possono sfiorare il metro e mezzo di altezza e i due e mezzo di larghezza aprendo interamente le ali.
I fenicotteri di solito riposano su una zampa sola per risparmiare energia, ma forse anche per mantenere piĂą calore in corpo. É verso l’imbrunire che si dispongono in questa posizione creando disegni spettacolari. La visione che si presenta agli occhi dell’osservatore è a dir poco straordinaria: i colori azzurri dello stagno si tingono di rosa proprio per la presenza dei fenicotteri dando al paesaggio un tocco magico. Il fenicottero è un uccelli monogamo, dotato di un becco ricurvo che serve per catturare i gamberi di cui è ghiotto. Proprio da qui deriva il colore rosa del piumaggio. Infatti i fenicotteri si nutrono di molluschi, insetti acquatici e piccoli crostacei. Ed è proprio da questi ultimi, soprattutto dal piccolo gamberetto rosa Artemia salina, che ottengono i carotenoidi, cioè i pigmenti che conferiscono alle penne il caratteristico colore. In cattivitĂ , nel caso in cui l’alimentazione non preveda alghe e crostacei, i fenicotteri perdono gradualmente il colore e diventano bianchi.
Da diversi anni il numero di esemplari che sceglie la Penisola per trascorrere qui la primavera e l’estate è in crescita e la meta preferita è il Sud dello Stivale, luogo dove si concentrano le colonie più vaste di fenicotteri rosa. La Puglia, per esempio, precisamente le Saline della Riserva Margherita di Savoia nei pressi di Trinitapoli è un luogo molto frequentato dai fenicotteri così come le zone tra la foce del fiume Ofanto e il Gargano. Ma ecco che numerosi esemplari si trovano anche nell’Oasi Naturale del Pantano di Saline Joniche, in Calabria. Ad ogni modo questi uccelli di per sé timidi si trovano a proprio agio anche in Sardegna, a partire dagli stagni di Molentargius e Santa Gilla a Cagliari. Ma si possono vedere da vicino anche nei pressi di San Teodoro, vicino alla celebre spiaggia La Cinta, così come nelle paludi nelle zone di Olbia, Orosei, Chia e Oristano.
Rimanendo al sud un luogo prescelto dai fenicotteri è la Riserva Naturale Saline di Priolo Gargallo in Sicilia vicino a Siracusa, dove ultimamente sono aumentati sempre di piĂą. Ma questi uccelli non disdegnano la laguna di Orbetello e l’Oasi Wwf Padule Orti-Bottagone, così come il Parco del Delta del Po, in particolare nelle Valli di Comacchio in Emilia Romagna e le Saline di Cervia dove arrivano numerosi. Una buona parte dei fenicotteri (14.229) si trova poi tra il Veneziano e il Padovano, dove sono stati trovati 14 siti occupati. A questo punto, visto che praticamente lungo tutto lo stivale ci sono luoghi amati dai fenicotteri non c’è da stupirsi se alcuni esemplari vivono perfino nella cittĂ di Milano, precisamente presso Villa Invernizzi, al numero 9 di via dei Cappuccini, fermata Palestro della metro rossa.
Nel grande giardino privato si trovano i fenicotteri rosa, tranquilli e beati, incuranti dei curiosi che cercano di fotografarli attraverso le sbarre del cancello. A volere una colonia di fenicotteri rosa in giardino fu il Cavalier Invernizzi che sembra trascorresse ore intere ad ammirarla dalle finestre di casa. Fu questa l’unica ragione per cui acconsentì a vivere a Milano dove la moglie ci teneva a fare un po’ di vita cittadina. I fenicotteri rappresentavano infatti l’elemento essenziale per farlo sentire in un ambiente incontaminato all’interno della moderna e tecnologica cittĂ meneghina. Morendo senza eredi, il Cavaliere fece aggiungere una nota al suo testamento con cui obbligava la Fondazione Invernizzi, amministratrice dei beni e delle societĂ di famiglia, a tutelare i suoi amati animali.
Coloratissimo, dalla linea elegante, ma anche un po’ goffo sulle sue lunghissime zampe, il fenicottero rosa resta una delle specie piĂą appariscenti del regno animale e se prima, per osservarlo bisognava raggiungere la spiaggia di Flamingo Beach ora si può rimanere tranquillamente in Italia e fermarsi ad ammirarne la bellezza e i colori stupendi del piumaggio.
Margherita Bonfilio
I fenicotteri rosa, inevitabilmente, mi ricordano le isole dello Stagnone a Marsala, dove appunto si possono osservare a San Teodoro.