Animalisti, ecologisti ma più in generale tutto il popolo degli ambientalisti esulta, è arrivato il secondo importantissimo stop del Tribunale amministrativo regionale (Tar) alla volontà del presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, di uccidere gli orsi cosiddetti problematici. Per il momento le esecuzioni di JJ4 e MJ5, accusati di aver aggredito e ucciso due persone, sono sospese fino al 27 giugno ma la loro vita continua a essere appesa a un filo.
La sentenza dei giorni scorsi, attesa con non poca apprensione da chi tutela l’ambiente e i suoi abitanti, ha dato ragione all’esercito di ambientalisti che hanno fatto ricorso contro l’abbattimento degli animali mettendo anche in evidenza quella che secondo loro è stata ed è la “malagestione” degli orsi da parte dell’amministrazione provinciale trentina che, ricordiamolo, ha voluto il ripopolamento ottenendo anche un cospicuo contributo finanziario da parte della Comunità europea.

Maurizio Fugatti, presidente della Provincia autonoma di Trento

“È vero, abbiamo vinto un’altra battaglia ma ancora non è finita – afferma convinto Massimo Vitturi, responsabile dell’Area animali selvatici della Lav – Adesso gli orsi vanno messi in sicurezza il prima possibile. Siamo già all’opera per definire l’approfondimento delle nostre alternative di rifugi-santuari, già avanzate precedentemente, dove trasferire gli animali e garantire una vita degna di essere vissuta a JJ4 e MJ5 facendoci carico di tutte le spese necessarie per l’attuazione”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase) che è impegnato a trovare una soluzione “per favorire il trasferimento degli esemplari in eccesso, in un quadro di misure e interventi che garantiscano la sicurezza dei cittadini”. Da quanto emerso in una riunione a livello politico il Mase “provvederà, già nei prossimi giorni, ad attivare tutti i canali diplomatici necessari per richiedere la disponibilità a ospitare gli orsi problematici presso strutture straniere”.

In Trentino a rischio la vita degli orsi

Il Tar di Trento ha quindi al momento sospeso le ordinanze di abbattimento degli orsi Jj4 e Mj5 firmate dal governatore della Provincia di Trento. I giudici amministrativi hanno accolto la domanda cautelare avanzata da una serie di associazioni. Lo stop all’abbattimento sarà efficace fino al 27 giugno, data entro cui le parti avranno la possibilità di proporre motivi aggiuntivi. L’udienza di merito è stata invece fissata al 14 dicembre.
Intanto nei giorni scorsi una busta contenente un proiettile indirizzata al presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, è stata trovata da un impiegato dell’ufficio postale di Gardolo, sobborgo a nord di Trento, durante le normali operazioni di smistamento della posta. All’interno della busta, oltre al proiettile, anche un foglio con la scritta “il prossimo proiettile è per te”. Sulla vicenda indaga, oltre alla Polizia postale, anche la Digos della Questura di Trento.