NUORO – “L’uomo crede di volere la libertà. In realtà ne ha una grande paura. Perché? Perché la libertà lo obbliga a prendere decisioni, e le decisioni comportano rischi”. E’ il pensiero di Erich Fromm che in poche righe condensa il valore della libertà per ognuno di noi. Ma cos’è la libertà? Per libertà s’intende la condizione per cui un individuo può decidere di pensare, esprimersi ed agire senza costrizioni, ricorrendo alla volontà di ideare e mettere in atto un’azione, scegliendo liberamente fini e strumenti che ritiene utili a realizzarla.

Essere liberi significa accettare chi siamo, i nostri pregi e i nostri difetti, le nostre potenzialità ma anche i nostri limiti. Essere liberi significa avere rispetto di sé stessi e degli altri. Essere liberi significa avere il coraggio di poter scegliere, parlare, agire secondo coerenza. Essere liberi significa provare la gioia della solitudine stando in compagnia col nostro cuore e la parte più intima di noi. Dal punto di vista giuridico, per libertà si intende il diritto di ogni individuo di disporre liberamente della propria persona. Essa, quindi, è la possibilità di agire in modo autonomo, senza subire controlli, costrizioni e impedimenti.

Possono essere identificate tre forme di libertà: civile, politica e sociale. La libertà personale è sicuramente quella che è stata per prima enunciata nella Magna Charta Libertatum emanata da Enrico III di Inghilterra nel 1225. La libertà personale viene anche detta “libertà dagli arresti”. Anche la Costituzione Italiana spiega nell’art. 13: «Non è ammessa forma alcuna di detenzione, d’ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per un atto motivato dall’autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge».

Un altro importante tassello è la libertà di pensiero (art. 21), manifestazione nelle parole e negli scritti (libertà di stampa) del pensiero, in quanto nessuno può sapere cosa le persone pensino. Alla libertà di pensiero è legata la libertà religiosa (art. 19), che soprattutto in Europa è stata ottenuta con difficoltà.

La vera libertà, però, è quella interiore che ci libera dai giudizi, nostri e degli altri. È un processo che permette di non essere prigioniero di te stesso. Jung sosteneva: “Meglio essere legati da catene visibili che da catene invisibili”. Purtroppo la libertà fa paura perché impone di prendere decisioni talvolta scomode e difficili e obbliga l’uomo ad assumersi le responsabilità delle proprie scelte. Ma è un grande dono e dobbiamo farne un uso corretto, infatti spesso regala molti privilegi, come la possibilità di sbagliare, di ridere, di piangere, di non avere paura di guardare il mondo con i nostri occhi e non con quelli di altri. Godere della libertà significa non essere una semplice comparsa della propria vita, ma il protagonista.

La libertà è il bene più prezioso dell’essere umano. La possibilità di fare le proprie scelte, di autodeterminarsi, di esprimere le proprie idee è ciò che rende un uomo o una donna liberi. La libertà oggi è spesso un concetto che appare scontato e banale, ma storicamente la conquista della libertà come diritto fondamentale e alienabile dell’uomo è stata frutto di un processo secolare e irto di ostacoli. Tuttavia, non va confusa con la possibilità di fare ciò che si vuole. Non si può infatti dare sfogo a ogni nostro capriccio o desiderio in quanto gli individui vivono in società e ognuno deve rispettare la libertà degli altri. Il segreto della felicità è la libertà. Il segreto della libertà è il coraggio.

L’unica vera prigione è la paura; e l’unica vera libertà è essere liberi dalla paura. Libertà significa responsabilità.

Ecco perché molti la temono.

Virginia Mariane

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