//Da suore e tappezzieri mascherine gratis

Da suore e tappezzieri mascherine gratis

di | 2020-06-27T18:00:00+02:00 22-3-2020 6:41|Pensierino del Mattino|0 Commenti

Ai tempi del coronavirus, tutti i gesti (grandi e piccoli) di generosità e altruismo meritano di essere segnalati. Un tappezziere napoletano, Adolfo Lettieri, a Grosseto distribuisce gratuitamente  mascherine ai passanti.  “In una mattinata – spiega – ne abbiamo fatte circa 600, aiutato dalle sarte che lavorano con me. Non possiamo distribuirne più di due a persona, anzi devo ringraziare Carabinieri, Polizia e Vigili Urbani che vengono per tenere la gente a un metro di distanza”.  “Mi arrivano – aggiunge Adolfo – richieste di tutorial su come si costruisce la mascherina. Si perdono 10 minuti ma lo faccio volentieri“. Sono arrivate anche offerte di denaro ma lui le ha rifiutare tutte: “Mi hanno portato anche il formaggio”, sottolinea in lacrime.

Ora però si sta esaurendo il materiale utilizzato per confezionare le mascherine, il cosiddetto tnt, tessuto non tessuto. “Ne avevo 2 rotoli da 800 metri ciascuno – ammette Adolfo -. Ma adesso sono davvero messo male perché rischio di non poter più accontentare le tante persone che vengono qui ogni giorno a prenderle gratuitamente o quelle che mi stanno contattando telefonicamente per inviargliele. Questa cosa mi sconcerta e mi fa arrabbiare, perché ancora tanta gente ha bisogno del nostro aiuto”.

Anche le suore dei conventi si stanno adoperando per la realizzazione di mascherine, in particolare nella diocesi di Avellino. “Due dei monasteri della diocesi, sono attualmente impegnati nella realizzazione di mascherine: le suore Oblate di Avellino e le suore Benedettine di Mercogliano ne hanno già realizzate qualche centinaio per distribuirle a quanti ne facciano richiesta nella diocesi”. Lo ha riferito il vescovo di Avellino, monsignor Arturo Aiello a Vatican News. Poi prosegue: “Il primo imperativo è essere presenti, vicini. Le campane suonano lo stesso, anche se segnano l’orario di celebrazione a cui non si può partecipare, ma costituiscono una sorta di segnale per i fedeli: il segnale che la Chiesa non si è ritirata sull’Aventino”.

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