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La nostra terra umiliata e spesso saccheggiata

di | 2021-10-24T10:09:40+02:00 24-10-2021 6:40|Attualità, Sezione9|0 Commenti

BARI – Nell’aula sinodale Magrassi a Bari, dall’1 al 3 ottobre, si è svolto il XVI Forum dell’informazione cattolica per la custodia del creato “Nessuno si salva da solo”, organizzato dall’associazione culturale Greenaccord Onlus (www.greenaccord.org) con la collaborazione dell’Arcidiocesi di Bari-Bitonto, main partner insieme alla Regione Puglia, Intesa San Paolo, Esri Italia, Italcave, Ecotecno, DbSeret, Oraizen. Questa edizione è stata ispirata alle encicliche “Laudato sì” e “Siamo tutti fratelli” di Papa Francesco “per continuare a conoscere, capire e approfondire le metamorfosi del mondo, tra cambiamenti climatici e mutamenti demografici, nell’intento di aprire le strade dell’avvenire a un nuovo rinascimento sociale ed ecologico, che consenta agli adolescenti e alle future generazioni di esprimere i propri talenti in Paesi più sani e giusti, meno consumo di risorse e meno scarti, più relazioni e più mobilità sostenibile” (Alfonso Cauteruccio, presidente di Greenaccord).

“Tutto è connesso e nessuno si salva da solo, comunicare ed essere protagonisti di un unico destino che mette in gioco l’intera umanità è una sfida e una responsabilità verso le fragilità umane e ambientali, che potranno essere alleviate rendendoci parte attiva del nostro essere cittadini e credenti. Viviamo un tempo fluido in cui il relativismo ha preso il sopravvento, minando il vivere sociale e le relazioni. Dobbiamo riscoprire il senso e la dignità della vita, avendo un pensiero lento, ritrovando l’atteggiamento all’ascolto. La vita ha bisogno di essere presa in carico senza la logica del prodotto e del tempo” (Giuseppe Satriano, arcivescovo di Bari). Entrando nel vivo del tema della prima giornata “Non dovremo tornare alla normalità perché la normalità era il problema”, si susseguono interventi sulla transizione ecologica che deve diventare stile di vita: “Con la globalizzazione i paesi più poveri sono migliorati, ma la crescita non è stata equamente distribuita: nei Paesi più grandi le disuguaglianze sono aumentate. In Italia il benessere si è ridotto, il welfare non è sufficiente, con disomogeneità tra Nord e Sud e conta ancora il reddito della famiglia di origine. La sfida dei prossimi anni è scrivere un nuovo patto sociale” (Vito Peragine direttore dipartimento di economia Università di Bari Aldo Moro).

Come coinvolgere i giovani “non per i giovani ma con i giovani, un nuovo concetto di comunità e valore degli strumenti per l’ascolto, inclusi i social e un patto generazionale” (Lucia Abbinante direttore generale Agenzia Nazionale per i giovani). Con Angelo Santoro della cooperativa Semi di vita si scopre il valore terapeutico dell’orto sociale, la sfida della trasformazione di un bene confiscato in bene comune e la “passata di pomodoro anticapolarato” (semidivita.com; 2 ettari di orto sociale nel rione Japigia di Bari, 26 ettari confiscati alla mafia a Valenzano, sempre nel Barese e 400 metri quadri di serra all’interno dell’Istituto penale per minorenni “N. Fornelli”). Con Valentina Tafuni, specialista in tutela internazionale dei diritti umani vengono esaminate le diversità che vanno ascoltate e capite e l’economia di Papa Francesco, fondata su sostenibilità e finanza per il futuro della terra, che non ci appartiene: “Serve un uso corretto delle risorse finanziarie, ecologia integrale, banche etiche, microcredito, finanziamenti verdi, sostegno a imprese socialmente responsabili, criteri di selezione degli Stati in cui investire, bond e fondi sostenibili, cultura antispreco, altrimenti, come dice il Papa ‘o siete coinvolti o la storia vi passerà sopra’” (Mariaantonietta Intonti Università di Bari). Giovani e nuove opportunità economiche con la società Oraizen e la start up per noleggio di autovetture private, una comunità di fruitori e fornitori, che si occupa anche della libera mobilità per disabili.

Nella seconda giornata il tema “Madre Terra: in un mondo finito non possiamo continuare a consumare le risorse naturali in modo finito” dedicato alla protezione e alla valorizzazione sostenibile delle limitate risorse naturali per meglio intraprendere processi di adattamento ai cambiamenti climatici in ambito urbano; nel pomeriggio il tema “Chi va piano va sano e va lontano”, le infinite vie della mobilità sostenibile per un turismo più responsabile. “Le città sono i luoghi chiave dove il problema della crisi climatica va affrontato, con una nuova agenda urbana. Le più alte concentrazioni di gas serra degli ultimi 800 mila anni sono in crescita a una velocità 100 volte superiore rispetto a prima della rivoluzione industriale (Andrea Masullo, direttore scientifico di Greenaccord). Scorrono le immagini del giardino delle monache agostiniane di Rossano per riconnettersi all’essenziale con alberi selezionati, l’importanza del verde e della valorizzazione del paesaggio; ecosistemi; adattamenti urbani ai cambiamenti climatici per la rigenerazione dei territori di prossimità; economia circolare; la canapa nella bioedilizia; crisi idrica e risparmio con riduttori di flusso; mobilità sostenibile; sharing mobility nelle città.

Da remoto l’intervento di Paolo Piacentini, presidente Federtrek e consigliere del ministro Franceschini per i cammini e gli itinerari culturali, su un turismo lento legato ai cammini, che ha bisogno di una governance più strutturata tra Stato e Regioni, lavorando su una pedagogia del camminare; Parma capitale dell’ecosostenibilità con l’assessore comunale; nautica elettrica; sostenibilità nello sport e l’intervento conclusivo del vescovo di Taranto Filippo Santoro con la settimana sociale di Taranto “Dall’Io al Noi e il pianeta che speriamo”. In serata la consegna del Premio “Sentinelle del Creato” (un piatto in ceramica dell’artista Marzia Taormina), a giornalisti e a personaggi del mondo dell’arte, della cultura e dell’imprenditoria, che si sono distinti nella difesa dell’ambiente e il concerto degli allievi del Liceo Musicale “Domenico Cirillo” di Bari, diretti dal maestro Giuseppe Camicia. Il premio è stato consegnato a Maria Luisa Sgobba, vicepresidente nazionale di Ucsi, per l’attenzione riservata al protagonismo delle nuove generazioni e per il suo impegno sui temi dell’ecosostenibilità, della biodiversità e per la promozione dello sviluppo umano integrale nei dettami delle encicliche “Laudato Sii” e “Fratelli tutti”; a Giuseppe Faretra, giornalista del settimanale diocesano di Barletta-Andria-Trani “In Comunione”, per il suo impegno nella formazione professionale e deontologica dei giornalisti, sullo sviluppo sostenibile e integrale.

Inoltre alla curatrice del progetto “Laudato Sii” del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede, Giada Aquilino, per aver saputo raccontare come l’Enciclica di Papa Francesco abbia trovato concreta e capillare applicazione nei cinque continenti del pianeta; alla caporedattrice del magazine internazionale “Materia Rinnovabile”, Giorgia Marino, per come declina il paradigma della sostenibilità con uno sguardo equilibrato al bene comune e al benessere ecosistemico; a Stefano Martello coautore e curatore del “Libro bianco sulla Comunicazione Ambientale”, per la sua capacità di esplorare con originalità e creatività il tema della comunicazione ambientale.

Nel campo imprenditoriale premiato Patrizio Congiu, direttore di Ecotecno, per il risparmio idrico. Nella pubblica amministrazione viene premiato Vito Cozzoli, presidente e ad di Sport e Salute per i riconoscimenti internazionali conseguiti nell’ultimo anno che hanno reso l’azienda pubblica una delle più sostenibili nel panorama nazionale, lo sport come esempio e traino per le attività umane con attenzione al benessere della collettività e all’equità sociale. Il forum si è concluso il 3 ottobre con la messa celebrata dall’arcivescovo Giuseppe Satriano in Cattedrale.

Francesco Sammarco

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