//Intervista a Martin Lutero

Intervista a Martin Lutero

di | 2018-12-03T10:45:50+01:00 1-12-2018 21:25|Alboscuole|0 Commenti

di Massimo Azzarà (classe II^A) –

IO: Buongiorno, signor Martin Lutero, mi scusi per il disturbo, potrebbe rilasciarmi una breve intervista?

LUTERO: Certo, molto volentieri!

IO: Lei è rimasto famoso nella storia per la sua protesta contro le ricchezze della Chiesa e l’allontanamento di essa dagli ideali evangelici, giusto?

L: Sì, e sapeste quanto mi è costata quella protesta! Certamente, da teologo, non potevo rimanere indifferente davanti a tanta corruzione!

IO: Vero, la vendita delle indulgenze è stata un vero e proprio scandalo!

L: Per questo, ho scritto le 95 tesi contro la Chiesa di Roma e le ho affisse sulla porta della cattedrale di Wittenberg.

IO: Erano scritte in latino, vero?

L: Sì, come si usava allora per le dispute tra i dotti. Successivamente, le ho tradotte in tedesco.

IO: E cosa l’ha spinta a tradurre in tedesco anche la Bibbia?

L: Il desiderio che venisse letta e compresa da tutti.

IO: Mamma mia, che lavoraccio!

L: Fortunatamente, di lì a poco venne introdotta la stampa che ne agevolò la diffusione in ogni angolo della Germania e rappresentò il più grande successo editoriale del Cinquecento. E, sempre grazie alla stampa, le mie tesi ebbero 51 edizioni in soli tre anni!

IO: Nei suoi scritti, lei nega il libero arbitrio…

L: Vero. L’uomo è segnato dal peccato ed è incapace di meritarsi il Paradiso.

IO: Allora egli è perduto per sempre?

L: Non è proprio così. Solo la grazia di Dio può salvarlo, secondo una decisione gratuita e stabilita da Dio stesso fin dal principio.

Dio lo salverà, ma l’uomo deve avere fede.

IO: E del “libero esame” delle Sacre Scritture cosa mi dice?

L: Secondo il mio giudizio, poiché la Verità è contenuta tutta intera nella Bibbia, ogni fedele ha il diritto e il dovere di leggere e interpretare le Scritture da solo e secondo la propria coscienza. Non c’è bisogno di intermediari che dicano a ciascuno ciò che bisogna fare o non fare.

IO: Ma, allora, la Chiesa non è più necessaria?

L: Più che altro, trovo inutile la sua organizzazione e la sua gerarchia. E poi, perché i sacerdoti non dovrebbero sposarsi?

IO: Infatti lei si è sposato e ha avuto dei figli…

L: Esatto. E, inoltre, ho riconosciuto come sacramenti solo il Battesimo e la Comunione.

IO: Praticamente era quasi una religione nuova, la sua!

L: Più che nuova, diciamo “riformata”, ovvero “rinnovata”, in quanto ancora cristiana. Io, infatti, continuai a credere che Gesù Cristo fosse il Figlio di Dio, venuto al mondo per salvare gli uomini. Ma, sicuramente, non era più una religione cattolica, se consideriamo la mia ostilità alla Chiesa di Roma.

IO: E, per questo, i suoi libri furono condannati e il papa le inviò una diffida…

L: Sì, ma io bruciai quel documento in segno di sfida.

IO: E così venne scomunicato…

L: Sì…per questo poc’anzi dicevo che questa protesta mi costò cara…

IO: Però la sua Riforma fu un successo, diciamolo…

L: Certamente! Pensate che vi aderirono molti principi ed ecclesiastici tedeschi e gran parte del popolo!

IO: Un vero successo, dunque! Si vede che c’era proprio un bisogno di rinnovamento!

Grazie moltissime, signor Lutero, spero di incontrarla ancora…

L: Grazie a voi e, mi raccomando…studiate!