//Intervista a Martin Lutero

Intervista a Martin Lutero

di | 2018-12-03T10:46:40+01:00 1-12-2018 21:23|Alboscuole|0 Commenti
di Letizia Primante (classe II^A) – -Salve a tutti. Buongiorno al nostro ospite e buongiorno ai nostri carissimi lettori: ho il piacere di presentarvi un illustre personaggio, il quale cambiò il destino della Chiesa. Costui è Martin Lutero. Salve signor Lutero, innanzitutto, Lei si considera un rivoluzionario? -Certo che no! Ho solo fatto ciò che ero in dovere di fare: la mia è una Ricerca della Verità, ossia Ricerca del Signore che è Verità ed ho presentato solo un mio parere. La Chiesa era corrotta, ho cercato di farlo capire ai suoi rappresentanti, ma forse la reazione è stata un po’ “brusca”. -Sì, prima però, vuole raccontarsi ai nostri lettori? -Sicuramente. Sono nato da una famiglia umile, i miei genitori erano contadini; ho lavorato in miniera, poi sono andato a studiare all’Università di Erfurt e ne divenni insegnante prima, e rettore poi. Proprio in quell’ Istituto lessi per la prima volta la Bibbia. -É vera la storia della sua promessa a Sant’Anna? -Sì, è verissima. Anni fa incontrai una burrasca e non lontano da me cadde un fulmine. Tutto stordito, pregai Sant’Anna: se ne fossi uscito vivo, mi sarei fatto monaco. E così avvenne. -In seguito ha insegnato a Wittenberg? -Sì, e divenni anche un uomo abbastanza importante. Cominciai a fare discussioni, interpretazioni e approfondimenti sulle Scritture. Capii, riflettendo, che ci doveva essere un rapporto più libero con Dio, senza l’intercessione del sacerdote. In primo luogo, perché avvenisse ciò, avrei dovuto tradurre la Bibbia in volgare: questo avrebbe aiutato molto, soprattutto i poveri contadini, i quali ignoravano il latino. Ma avrei dovuto anche diffonderla maggiormente e a questo ci avrebbe pensato la stampa. Oh, un’invenzione grandiosa, la stampa: puoi produrre una pagina in centinaia di copie in un tempo brevissimo; favolosa! -Lei ha ridotto anche i sacramenti? -Sì, esistono solo il Battesimo e l’Eucarestia: gli unici espressi dalla Bibbia; secondo me, gli altri sono solo “derivati inventati”. -Nonostante tutto, lei continuò a seguire le dottrine agostiniane. -Sì, perché mi sono distaccato da quella Chiesa che puntava solo alla ricchezza, ma non ho lasciato la dottrina che seguiva i veri princìpi insegnati da Gesù. -Si ricorderà certamente delle indulgenze: ce ne parli. -Devo dire che sono state il culmine della mia pazienza. Come si può ridurre il tempo di sconto della pena in Purgatorio prestando soldi? Gli ecclesiastici avevano raggiunto il limite. Non potevo restarmene lì, davanti ad azioni simili. Tutto dipende dalla fede e dalla Scelta di Dio. Solo Lui sa chi ha peccato e chi no. -Quindi cosa ha fatto? -Be’, è semplice. Ho delineato 95 tesi che affermavano la corruzione della Chiesa e le ho affisse sul portone della Cattedrale di Wittenberg, data una riunione a me prossima, in modo tale che tutti potessero vederle. -Ed è qui che si scatena la reazione “brusca” della Chiesa di cui parlava in precedenza? -Sì, esattamente. I cattolici pensarono che fossi un eretico. Ma io non lo ero. Volevo riformare la Chiesa dall’interno, non avevo alcuna intenzione di distaccarmi. Però, mi chiesero di ritrattare, di abiurare le mie dichiarazioni, cosa che non feci; infine mi scomunicarono. Mi appoggiai ai principi tedeschi, i quali, anche loro volevano separarsi da Chiesa e Impero. Resistemmo ad una grave guerra che causò gravi danni e tanti morti e arrivammo alla pace di Augusta. É solo grazie ai principi se sono ancora vivo. -Lei continuò la sua Riforma, aiutato anche da altri, fino ad arrivare a noi con il nome di Riforma luterana o protestante. Vuole aggiungere qualcosa da dire ai nostri lettori? -Ovviamente: ragazzi, seguite sempre le Scritture e pentitevi!