//Intervista a Martin Lutero

Intervista a Martin Lutero

di | 2018-12-03T10:43:03+01:00 1-12-2018 21:27|Alboscuole|0 Commenti

di Francesco Verì (classe II^A)

  • Giornalista: Buongiorno a tutti, oggi ci troviamo ad Eisleben e qui con noi abbiamo il teologo Martin Lutero! Benvenuto, si accomodi…!
 
  • Lutero: Buongiorno a Lei, sono pronto a rispondere ad ogni sua richiesta.
 
  • Giornalista: Egregio frate Lutero, in che giorno è nato?
 
  • Lutero: Sono nato il 10 novembre 1483 proprio dove ci troviamo in questo momento, ad Eisleben.
 
  • Giornalista: Può dirmi chi sono i Suoi genitori?
 
  • Lutero: Sono nato da Hans Luther e Margarethe Ziegler, due persone semplici ma oneste…
 
  • Giornalista: Ha dei fratelli?
 
  • Lutero: Sì, Jacob Luther, nato 7 anni dopo di me.
 
  • Giornalista: Bene, ora parliamo di Lei: mi dica della sua vita, in particolare di quella vissuta in ambiente ecclesiastico.
 
  • Lutero: Ero un uomo qualunque, una persona come tante altre appartenente al popolo invisibile. Poi, un giorno è accaduto un fatto caratterizzante: era il 1505 quando fui sorpreso da un improvviso temporale e fui quasi colpito da un fulmine. Spaventato mi rivolsi a Sant’Anna dicendole che se mi avesse salvato avrei intrapreso la vita da monaco… Ho mantenuto la mia promessa e sono anche diventato docente dell’Università di Wittenberg.
 
  • Giornalista: Oh… a proposito, ci parli delle 95 tesi che affisse il 31 ottobre del 1517 sulla porta della cattedrale di Wittenberg.
 
  • Lutero: Ancora fake news! In realtà le inviai ai vescovi interessati e solo successivamente di fronte alla mancata risposta, le diffusi pubblicamente. Non ne potevo più! Erano tesi che servivano a far riflettere la Chiesa ed il popolo: non sono affatto d’accordo riguardo la vendita delle indulgenze, rifiuto la corruzione presente nella Chiesa e i vari favoritismi immeritati verso parenti, quello che oggi voi chiamate mhm… nepotismo e raccomandazione; penso che chi professi la religione cattolica debba avere il rispetto verso la dottrina in questione e non debba accettare danaro dal popolo; per questo ho deciso di predicare la mia disapprovazione verso queste pratiche immorali.
 
  • Giornalista: Ci parli, allora, della Sua dottrina…
   
  • Lutero: Penso che la salvezza non dipenda dalle opere buone compiute nella vita terrena bensì credo che si ottenga esclusivamente avendo fede in Cristo; inoltre considero la Bibbia un libro che il fedele deve leggere ed interpretare senza la figura di un sacerdote che faccia da tramite fra il credente e Dio; i Sacramenti validi sono due: il Battesimo e l’Eucarestia e che gli altri cinque siano soggettivi, quindi scelti liberamente se praticarli da credente a credente; infine il fedele deve vivere assieme ai fratelli partecipando attivamente alla vita della Chiesa.

  • Giornalista: Cosa ha permesso di diffondere le Sue opinioni?

 
  • Lutero: Beh, riuscii a tradurre in tedesco e a stampare numerose copie della Bibbia, grazie alla splendida invenzione di Gutenberg. Di grande aiuto mi furono anche i principi tedeschi che appoggiavano la mia dottrina e si schierarono contro i principi tedeschi cattolici.

  • Giornalista: Cosa successe dopo la diffusione di questa dottrina?

 
  • Lutero: Il papa mi mandò una bolla e l’imperatore Carlo V pretese che dirimessi la questione. Ma io bruciai la bolla papale, i testi canonici e alcune scritture. Così, a seguito di ciò, il papa mi scomunicò accusandomi di eresia hussita…

  • Giornalista: Lo rifarebbe?

 
  • Lutero: Mi sento un uomo libero e difendo il libero pensiero, per cui lo rifarei perché lo ritengo giusto.

  • Giornalista: Mi complimento con Lei per la coerenza e la disponibilità, pregi non scontati in un uomo, soprattutto di questi tempi. La ringrazio! Da Eisleben è tutto, a voi in studio!