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Addio, Raquel Welch: mitico sex symbol

di | 2023-02-18T18:51:02+01:00 19-2-2023 6:40|Personaggi, Sezione9|0 Commenti

“Essere un sex symbol è stato un po’ come essere un condannato” . Con queste parole, Raquel Welch (nome d’arte di Jo Raquel Tejada) descriveva la sua vita e la sua carriera. Nata a Chicago (Illinois) nel 1940, da padre boliviano e madre statunitense di origine irlandese, si trasferì all’età di due anni in un sobborgo di San Diego, in California. Studiò danza e iniziò a partecipare a numerosi concorsi di bellezza. Nel 1958 sposò James Welch, dal quale divorziò dopo avere avuto due figli, una dei quali è l’attrice Tahnee Welch. Successivamente si è sposata altre tre volte.

La Welch esordisce a fianco di Elvis Presley ne Il cantante del luna park (1964), ma dopo alcune esperienze televisive  entra prepotentemente nell’immaginario delle generazioni degli anni Sessanta per il ruolo della prosperosa Loana in Un milione di anni fa. Il manifesto del film, col primo piano dell’attrice in un provocante bikini in pelle, è divenuto un cult e la Welch divenne un’icona e una sex symbol.

La notorietà e la bellezza dell’attrice (che col tempo diviene anche il suo limite) la portano ad affrontare la commedia Spara forte, più forte… non capisco! di Eduardo De Filippo e il western, tra cui spicca, La texana e I fratelli Penitenza del 1972. Sempre nel 1972 è protagonista con Burt Reynolds di …E tutto in biglietti di piccolo taglio per la regia di Richard A. Colla, film che ottenne molto successo. All’attività cinematografica ha altenato ruoli televisivi è infatti ricordata in serie come Mork e Mindy (1979), Sabrina, vita da strega (1996) e più recentemente 8 semplici regole (2004).

Il suo ruolo più famoso resta quello di Costanza Bonacieux nel film I tre moschettieri con Richard Chamberlain, Christopher Lee e Faye Dunaway, ruolo che le valse il Golden Globe alla miglior attrice. Visto il successo del film l’anno dopo interpretò ancora la parte in Milady – I quattro moschettieri (1974). Nel 1987 ottene la seconda nomination al Golden Globe come miglior attrice per Quando morire, questa volta senza vincere il premio. Nel 2001 ha preso parte al film La rivincita delle bionde.

È deceduta a Los Angeles il 15 febbraio scorso a 82 anni dopo una breve malattia.

 

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