/, Sezione10/Fai, scelti i “Luoghi del Cuore” del 2022

Fai, scelti i “Luoghi del Cuore” del 2022

di | 2023-02-19T06:42:03+01:00 19-2-2023 6:43|Attualità, Sezione10|0 Commenti

FAI e Intesa Sanpaolo hanno presentato i risultati dell’11ª edizione del censimento nazionale de “I Luoghi del Cuore”, chiusa lo scorso 15 dicembre: con 1.500.638 voti raccolti nel 2022 per più di 38.800 luoghi. Il censimento si conferma la più importante campagna italiana di sensibilizzazione dei cittadini sul valore del patrimonio e sulla necessità di proteggerlo e valorizzarlo, com’è nella missione del FAI.

La Chiesetta di San Pietro dei Samari a Gallipoli

Il moto spontaneo del censimento porta alla luce, anche nell’edizione 2022, piccoli e grandi monumenti, luoghi e storie inediti e talvolta sorprendenti: chiesette sperdute, ville e palazzi abbandonati o degradati, ma anche ferrovie e sentieri storici dimenticati, aree naturali o rurali danneggiate o minacciate, grandi architetture così come affreschi nascosti o collezioni di musei che tramandano imperdibili tradizioni locali.

Al 1° posto la Chiesetta di San Pietro dei Samari a Gallipoli (Lecce), piccolo edificio medievale immerso nella campagna salentina a meno di un chilometro dal mare, oggi a rischio di crollo, votato da 51.443 persone, più del doppio degli abitanti della cittadina pugliese; al 2° posto, con 32.271 voti, il Museo dei Misteri di Campobasso, che per la prima volta nella storia del censimento porta il Molise sul podio con 32.271 voti, e dove si conservano gli “ingegni” su cui vengono issati i bambini vestiti da personaggi sacri durante l’annuale processione del Corpus Domini, dal Settecento ancora viva e sentita; al 3° posto la Chiesa di San Giacomo della Vittoria ad Alessandria, colma di ex voto che testimoniano un’affezione storica della comunità, ma ormai officiata solo saltuariamente e bisognosa di restauri.

Il Museo dei Misteri a Campobasso

Sul podio ci sono dunque tre luoghi di culto e di devozione popolare, e ben 45 beni religiosi sono nelle prime 100 posizioni, a conferma del ruolo di fulcri della comunità che le chiese ancora rivestono nell’Italia “dei mille campanili”, ma anche campanello d’allarme per la tutela di un patrimonio, ingente e diffuso, di valore storico e artistico, oltre che sociale.

Continuando a scorrere le prime dieci posizioni si incontra al 4° posto la Via Vandelli, tra Emilia-Romagna e Toscana, una delle prime strade carrozzabili realizzate in Europa nel XVIII secolo, di cui ancora si conservano tratti integri nell’Appennino Tosco-Emiliano, votata da 26.261 persone perché venga valorizzata come Cammino, seguita al 5° posto dalla Casa del Mutilato di Alessandria, con 25.350 voti, rilevante edificio degli anni ’40 del Novecento in abbandono, destinato però a diventare sede della sezione locale di Confindustria.

La chiesa di San Giacomo della Vittoria ad Alessandria

E ancora, al 6° posto con 22.890 voti la Basilica dei Fieschi a Cogorno (Genova), uno dei monumenti meglio conservati tra romanico e gotico della Liguria, al 7° posto la Chiesa di Santa Maria di Castello, anch’essa ad Alessandria, che ha raccolto 22.574 voti grazie a una mobilitazione nata a novembre scorso dopo un crollo che l’ha danneggiata, mentre all’8° posto si trova, con 20.194 voti, il vincitore della classifica speciale dedicata nel 2022 a I Borghi e i loro luoghi: il borgo medievale di Cremolino, nell’alto Monferrato, in cima a una collina circondata dai vigneti e affacciata sulle Alpi, in cerca di rilancio e valorizzazione. In coda, al 9° posto con 19.001 segnalazioni il Villaggio operaio di Crespi d’Adda a Capriate San Gervasio (Bergamo), sorto a partire dal 1878 e inserito nel 1995 dall’UNESCO nella Lista del Patrimonio Mondiale per la sua eccezionale integrità, che necessita però di interventi conservativi, e al 10° posto Villa Mirabellino nel Parco della Reggia di Monza, edificata nel 1776 dall’architetto Giulio Galliori per il cardinale Angelo Maria Durini, da decenni in totale abbandono e votata da 17.933 persone per sollecitarne il restauro.

Ai primi tre classificati andrà un contribuo di 50, 40 e 30mila euro, rispettivamente.

Lascia un commento

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi