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Ricordi d’infanzia

di | 2021-02-28T23:16:47+01:00 28-2-2021 23:15|Alboscuole|0 Commenti
di Francesco Altamura, 3E   Quando ripenso alla mia infanzia ho dei ricordi molto felici e provo sempre un certo rimpianto. Prima di tutto sono stato per tanto tempo figlio unico e all’inizio la situazione mi andava abbastanza bene perché avevo i miei genitori tutti per me e non dovevo condividere i giochi con nessuno, poi però ho sentito la mancanza di un fratellino o di una sorellina e ho chiesto ai miei genitori di comprarmi un cane. Il cane non è mai arrivato però dopo qualche anno la sorellina sì. Di quando ero piccolo ricordo anche con rimpianto le mie paure tra cui quella dei mostri, del buio e di altre sciocchezze di cui hanno paura tutti i bambini, paure che quando ero piccolo erano per me molto grandi invece ora ci sorrido sopra. Rimpiango anche la pelle del viso liscia e vellutata di quando ero bambino, diversa da quella che ho ora. Anche i giocattoli della mia infanzia mi mancheranno perché adesso gioco alla playstation online mentre prima giocavo con pupazzetti con i quali inventavo storie, piste delle macchinine, costruivo robot con le costruzioni… Ma l’aspetto che mi mancherà di più dell’essere bambino è l’ingenuità che avevo, infatti ricordo la gioia che provavo ogni Natale quando arrivava Babbo Natale a casa dei miei nonni e mi portava tanti regali, la letterina che andavo a spedire con la mia mamma, i giochi del “ far finta di…”, cavalcare su mio padre immaginando che fosse un cavalluccio, ricordi, questi, che crescendo mi  fanno anche un po’ vergognare se i miei  genitori lo raccontano a qualcuno. Un’altra sensazione molto bella che ricordo di aver provato era quando mio padre veniva a prendermi da scuola perché di solito ci andavo e tornavo sempre con mia madre invece quelle poche volte che veniva lui a prendermi ero felicissimo e orgoglioso che i miei compagni mi vedessero con lui perché mi prendeva in braccio e mi faceva volare in alto. Ora invece è tutto diverso perché più che sentirmi “solo nella nebbia” mi sento molto responsabile di quello che faccio perché non vorrei deludere i miei genitori che hanno nei miei confronti tanta fiducia. Le uniche volte che mi sento più solo è quando cerco di far capire ai miei genitori le mie pretese e loro invece sono fermi sulle loro posizioni. Sicuramente non mi sento più un bambino anche perché a volte mi vengono affidati compiti che prima non avevo. Infine il mio senso di responsabilità lo avverto in qualsiasi cosa io faccia, ovvero nei compiti, quando esco con i miei amici, quando rimango solo a casa con la mia sorellina e quando aiuto mia madre nelle varie faccende di casa.