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Ricerca, Industria e Università insieme

di | 2018-03-12T10:00:07+01:00 12-3-2018 8:45|Attualità, Sezione9|0 Commenti

ROMA – Innovazione: Unindustria e le università del Lazio insieme per promuovere ricerca, sviluppo e trasferimento tecnologico, internazionalizzazione, alta formazione, promozione di nuova imprenditorialità con particolare riguardo alle pmi ed alle start-up innovative. Questi i punti salienti dell’accordo promosso dal presidente regionale di Unindustria, Filippo Tortoriello, e siglato con l’Università degli Studi della Tuscia, La Sapienza, Tor Vergata, Roma Tre, Luiss Guido Carli, Campus Bio-Medico, Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale.

Filippo Tortoriello

“L’accordo – sottolinea Tortoriello (nella foto a destra) – consentirà di dare vita ad una serie di iniziative congiunte per il rafforzamento di un dialogo costante tra imprese e mondo accademico per il soddisfacimento dei bisogni emergenti legati ai nuovi scenari di Impresa 4.0”. E aggiunge: “La quarta rivoluzione industriale costituisce una prospettiva concreta di sviluppo per le nostre aziende e per la competitività di tutto il Lazio. Per questo sin da subito come Unindustria ci siamo impegnati per dare il supporto formativo ed informativo necessario. Solo mettendo a sistema le competenze dei poli di eccellenza universitari, concentrati nella nostra regione, con il know-how delle migliori realtà produttive del territorio, potremmo portare benefici all’intero sistema economico laziale. Ed è proprio questo il principio ispiratore dell’accordo”.

L’intesa punta a favorire il trasferimento di conoscenze nell’ambito di tecnologie abilitanti, individuando assi strategici distintivi e coerenti con i settori di eccellenza del territorio regionale laziale, quali aerospazio, life sciences, energie rinnovabili, circular economy, industria manifatturiera e additive manufacturing, cyber security, big data, ICT e industrial internet, sicurezza, industria cinematografica, turistica e patrimonio culturale nel complesso. L’accordo, nato da un confronto avviato poco più di un anno fa con le Università, è tutt’ora estendibile alle altre realtà accademiche regionali.

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