//Riscaldamento globale, 2020 anno da record

Riscaldamento globale, 2020 anno da record

di | 2021-01-24T06:45:40+01:00 24-1-2021 6:47|Top Blogger|0 Commenti

Non è una notizia confortante. Al 2020 spetta il record assoluto dell’anno più caldo mai registrato al mondo. Un primato guadagnato in base ad un aumento della temperatura media di 1,25 gradi centigradi rispetto all’era pre-industriale (periodo 1871-1900 come periodo di riferimento preindustriale poiché le misure meteorologiche sistematiche sono iniziate nel 1864). Aumento pari a quello registrato quattro anni prima, era il 2016, ma in quel caso è stato dovuto al El Nino, fenomeno oceanico naturale che si verifica in genere ogni 2/7 anni e provoca nelle acque superficiali dell’oceano Pacifico un aumento di temperatura che poi si ripercuote a livello planetario.

Carlo Buontempo, direttore del C3S

A evidenziare il record dell’anno 2020 sono stati la Nasa e l’Omm, l’organizzazione meteorologica mondiale. Si tratta di un altro dato, l’ennesimo, che conferma le notizie sempre più preoccupanti sul cambiamento climatico che provoca il surriscaldamento del pianeta.
Se nel 2016 fu un fenomeno del tutto naturale a provocare l’aumento della temperatura, per l’anno appena trascorso c’è un motivo ben più preoccupante. Le concentrazioni di anidride carbonica (CO2) sono aumentate nel 2020 a un tasso di circa 2,3 parti per milione (ppm) (comunque inferiore al tasso di crescita nel 2019) raggiungendo un massimo senza precedenti di circa 413,1 parti per milione (ppm) durante il mese di maggio.
A dichiararlo sono gli scienziati del Copernicus Climate Change Service (C3S), centro di monitoraggio dell’Unione europea, nel rapporto annuale. Vincent-Henri Peuch, direttore del Copernicus Atmosphere Monitoring Service (Cams), afferma che “sebbene le concentrazioni di anidride carbonica siano aumentate leggermente meno nel 2020 rispetto al 2019, questo non è motivo di compiacimento”. “Fino a quando le emissioni globali nette non si ridurranno a zero – dice convinto – la CO2 continuerà ad accumularsi nell’atmosfera e a determinare ulteriori cambiamenti climatici”.
In Europa, la temperatura media a due metri dal suolo nel 2020 ha registrato un’impennata di +0,4° rispetto al 2019 e addirittura un +1,6° rispetto al periodo di riferimento 1981-2010 (a livello globale +0,6°). Comunque la più grande deviazione annuale della temperatura media rispetto al periodo di riferimento si è misurata nell’Artico e in Siberia meridionale dove in alcune zone ha superato i 6°.
Secondo Zeke Hausfather, climatologo al Breakthrough Institute, “il mondo si è surriscaldato di 0,2 gradi centigradi ogni decennio a partire dagli anni ’70”. Gli fa eco Carlo Buontempo, direttore del C3S: “il 2020 si contraddistingue per il suo calore eccezionale e questo dimostra che ci troviamo di fronte all’ennesima prova dell’urgenza di ridurre in maniera ambiziosa le emissioni per prevenire impatti climatici avversi in futuro”.

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