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La stanza degli schiavi: scoperta a Pompei

di | 2023-09-03T07:42:20+02:00 3-9-2023 5:15|Attualità, Sezione 4|0 Commenti

POMPEI (Napoli) – Nuove scoperte al Parco Archeologico di Pompei: gli scavi restituiscono alla luce, nella villa romana di Civita Giuliana, una nuova stanza degli schiavi. Nell’alloggio sono stati rinvenuti numerosi oggetti d’arredo: brandine, materassi, elementi in metallo, una lama di coltello e una piccola falce, anfore, cesti, armadi, vasi e perfino resti di roditori intenti a scappare dalla nube piroclastica.

La scoperta, rispetto a quelle precedenti, rivela una sorta di gerarchia all’interno della servitù. Dei tre letti ritrovati, uno si presenta con caratteristiche più ricercate, molto più comodo e confortevole degli altri due, lungo circa 1,80 m e largo 1 m, con una spalliera decorata in rosso, appartenuto molto probabilmente ad un servitore “speciale”, con il compito di sorvegliare gli altri schiavi a lui sottoposti. L’assenza di lucchetti, ceppi e grate testimonia che la struttura sociale della servitù bastava da sola ad impedire la fuga degli schiavi.

I proprietari, in cambio di questi servizi, erano soliti concedere alcuni privilegi ai servitori fedeli, come il matrimonio, seppure senza tutela legale, l’uso di oggetti più preziosi e somme di denaro. Molti schiavi, con i loro servizi, riuscivano a mettere da parte una cifra tale che avrebbe concesso loro, in seguito, di acquistare la libertà.

“Quanto ricostruito conferma la necessità di proseguire la ricerca scientifica in un luogo che, grazie all’opera della magistratura e dei Carabinieri, è stato strappato al saccheggio e al traffico illecito di beni archeologici per raccontare momenti notevoli della vita quotidiana dell’antichità – evidenzia il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano – quel che si sta apprendendo sulle condizioni materiali e sull’organizzazione sociale dell’epoca apre nuovi orizzonti agli studi storici e archeologici. Pompei rappresenta un unicum che tutto il mondo ci invidia. Conclusa l’operazione Grande Pompei, progettiamo nuove iniziative e nuovi finanziamenti per proseguire nella ricerca e nella tutela”.

Amalia Ammirati

“l’uomo”

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