//L’Italia tra i Top 20 della classifica green

L’Italia tra i Top 20 della classifica green

di | 2023-08-11T10:45:06+02:00 13-8-2023 6:05|Top Blogger|0 Commenti

Classifica dei Paesi più green, cioè degli Stati che s’impegnano in programmi ecologici finalizzati all’abbassamento di quei fattori che hanno determinato e stanno determinando i cambiamenti del clima su scala mondiale. La classifica emerge dal report The Green Future Index 2022, realizzato da Iris Ceramica Group in collaborazione con MIT Technology Review, media company indipendente fondata nel 1899 presso il Massachusetts Institute of Technology.

La classifica riguarda 76 Paesi di ogni parte del mondo e viene stabilita sulla base dei progressi e degli impegni da loro presi per un futuro più ecosostenibile. La valutazione esamina l’impegno dei singoli Stati per ridurre le emissioni di carbonio, lo sfruttamento dell’energia pulita e tutte quei progetti finalizzati allo sviluppo dell’energia pulita e innovazioni green. Iris Ceramica Group è l’unica azienda italiana ed europea ad essere partner di questo importante progetto.

Oslo, capitale della Danimarca

Diciamolo subito, l’Italia non sta tanto male, si posiziona al 17esimo posto, ossia tra i 20 Paesi definiti green leader che stanno mettendo in atto azioni di rilievo per costruire un futuro a basse emissioni di carbonio. Un sensibile miglioramento rispetto alla 22esima posizione del 2021. Ma non tutto va bene, rispetto al 2021 siamo saliti di cinque posizioni ma c’è ancora da lavorare. Le note di merito? Oltre il 15% dei seminativi italiani è biologico (la più grande percentuale in Europa) e il Paese ha numerosi progetti per aumentare l’agricoltura sostenibile. Tra i cinque elementi presi in considerazione per determinare il ranking di ciascun Paese – emissioni di carbonio, transizione energetica, società sostenibile, innovazione pulita e politica climatica – l’Italia raggiunge il suo apice nella politica climatica, valutata al 12esimo posto. Non va invece bene guardando alle emissioni di carbonio, dove l’Italia si trova solo al 37esimo posto.

Reykjavik, capitale dell’Islanda

Osservando l’intera classifica mondiale vediamo che al primo posto c’è l’Islanda che si è messa in evidenza quale nazione europea ad avere generato più elettricità da fonti rinnovabili di quanta ne consumi. L’80% dell’energia rinnovabile è stata destinata al fabbisogno di riscaldamento e raffreddamento (rispetto alla media del 23% dell’Unione europea). Al secondo posto c’è la Danimarca che ha raccolto 762 milioni di dollari in obbligazioni verdi per finanziare i suoi progetti di transizione energetica (quasi un quarto del debito sovrano emesso quest’anno). In terza posizione i Paesi Bassi grazie al trasporto ecologico, in particolare in quello pubblico con i treni passeggeri che utilizzano energia pulita già dal 2017. Gli autobus olandesi dovranno inoltre funzionare con energie rinnovabili dal 2025 ed essere privi di emissioni entro il 2030.

Fanalino di coda di questa speciale classifica è l’Iran. Questo nonostante il Paese stia collaborando con il Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo di un progetto di efficienza energetica urbana che mira a una riduzione del 20% del consumo di elettricità in 400 edifici. Poco meglio dell’Iran si trovano Algeria e Paraguay, rispettivamente penultimo e terzultimo.

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