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“Lezioni di sogni”, quando il calcio rompe gli schemi

di | 2023-03-11T12:46:06+01:00 12-3-2023 6:45|Sezione10, Spettacolo|0 Commenti

NUORO – Lezioni di sogni è un film tedesco del 2011, della durata di 105 minuti, appartenente al genere drammatico-sportivo. Il film è basato sulla storia del professor Konrad Koch che, giunto in una scuola tedesca, un prestigioso collegio riservato per lo più ai figli della buona società locale, per insegnare inglese, introduce, per la prima volta, in un paese refrattario a ogni forma di modernizzazione, durante l’epoca imperiale tedesca, il gioco del calcio. L’insegnamento dell’inglese appare ostico e inutile ai ragazzi, così come la cultura della Gran Bretagna, pertanto Koch (nella pellicola impersonato dall’attore Daniel Brühl), per rendere le lezioni più vivaci e coinvolgere gli alunni, catturandone l’attenzione, insegna loro a giocare a calcio parlando in inglese.

In una società settaria, dove chi ha denaro decide sulla vita di ogni singola persona, calpestando la dignità altrui e sottolineando all’infinito il divario di classe sociale, Koch con questo gioco otterrà lo scopo di far dimenticare ai ragazzi le differenze sociali e soprattutto la dura disciplina del sistema educativo tedesco dell’epoca. Il calcio, tanto temuto dai più, visto come un gioco barbaro e incivile, sovversivo e socialista, inadatto per le giovani menti tedesche e pericoloso per la loro formazione, diventerà, col tempo, una grande passione per tutti.

Alcuni genitori, il parroco della cittadina in cui la storia è ambientata e diversi insegnanti, non essendo però d’accordo con le metodologie del professore, impediranno a lungo ai ragazzi di giocare, ostacolando Koch e chiedendo più volte al preside del Liceo in cui insegna il suo licenziamento o le sue dimissioni. D’altronde la sua nomina è vista come un “esperimento” voluto dal dirigente della scuola ed è considerato inutile, controproducente e fuorviante per la morale delle giovani menti tedesche che, fin dalla nascita, devono essere indotte all’amore per la patria e al sacrificio per essa.

Quando però i ragazzi avranno la possibilità di scontrarsi con dei giovani studenti inglesi alla presenza di una commissione di stato esaminatrice e dell’intera cittadina e vinceranno la partita contro l’Inghilterra, giocata al di fuori della scuola, nel parco comunale, in modo che i professori non la potessero impedire, l’atteggiamento di tutti cambierà positivamente e dopo diverse partite gli alunni di Koch divennero famosi.

Il film è stato girato a Vienna nel castello di Wolfenbüttel ed è ambientato alla fine del 1800, nel 1874 per l’esattezza. Il budget utilizzato per le riprese è stato di circa 5,5 milioni di euro e il film è stato proiettato per la prima volta il 22 febbraio 2011. Konrad Koch è una figura realmente esistita, ed è riuscito a portare il calcio nel suo paese, dove, dopo una prevedibile resistenza, il gioco si è affermato dal 1927, senza limitazione alcuna, fino ai livelli eccellenti raggiunti da dopo la Seconda Guerra Mondiale ad oggi.

Il film insegna come sia facile imbattersi nei pregiudizi, nel disprezzo verso gli altri solo perché diversi, e qui ci si sofferma sull’ostilità verso gli inglesi da parte della società tedesca, famosa per essere all’epoca nazionalista e molto legata alle tradizioni. Questo film mostra chiaramente le rigide regole a cui erano sottoposti in Germania gli studenti del 19esimo secolo, dove era importante indottrinarli fin da piccoli all’attività bellica sia dal punto di vista fisico che mentale. L’ora di scienze motorie, ora vista dagli studenti anche come una valvola di sfogo lontano dai banchi e dal chiuso dell’aula, imponeva esercizi fisici severi e coercitivi, per incrementare nei ragazzi lo sviluppo all’obbedienza e alla disciplina.

L’arrivo del giovane professor Koch nella scuola tedesca sconvolge l’ordine precostituito, a causa della sua passione per il calcio e l’entusiasmo dovuto alla giovane età, e porta una ventata di freschezza e novità. Conquistando la fiducia dei giovani studenti, anche dei più riottosi e riluttanti come l’alunno Felix, interpretato dall’attore Theo Trebs, dapprima rigido nazionalista spocchioso e chiuso nei propri ideali, introdurrà nel sistema tedesco le idee britanniche meno rigide e severe. Le lezioni del professore ruotano intorno a un concetto cardine, la parola “Fair Play” che non significa solo il “gioco leale” e rispettoso delle regole, ma soprattutto un comportamento rispettoso da tenere nei confronti degli altri, siano essi giocatori, nemici, avversari o persone di ceto sociale differente, sia in caso di vittoria che di sconfitta.

Grazie a Koch e alla sua idea di “Fair Play” nasce una nuova concezione di sport visto come attività che supporta l’educazione dei giovani e garantisce lo sviluppo di un comportamento corretto verso il prossimo e la gestione delle proprie emozioni. L’individualismo tedesco in questa pellicola è vinto dal senso di cameratismo e di condivisione che supera le barriere di classe e uniforma e omologa gli studenti del rigido Liceo facendoli diventare un gruppo unito, una famiglia che scopre attraverso un insegnamento ludico il vero valore dell’amicizia e del rispetto. Il titolo è stupendo, “Lezioni di sogni” perché tutti abbiamo dei sogni nel cassetto e se si riescono a perseguirli fino in fondo, alla fine diventano vere e proprie lezioni di vita. Il film ricalca molto “L’attimo fuggente” di Peter Weir, è comunque  godibile e piacevole e insegna molto ai giovani di oggi.

Virginia Mariane

Amante del buon cibo, di un libro, della storia, dell’archeologia, dei viaggi e della musica

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