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La corsa al primato del libro più piccolo del mondo

di | 2023-09-07T18:50:34+02:00 10-9-2023 5:25|Attualità, Sezione 6|0 Commenti

MILANO – Qualche “acciacco” fisiologico del tempo, ma assolutamente trascurabile per i suoi 126 anni. Il libro più piccolo al mondo è un’edizione della “Lettera di Galileo a Maria Cristina di Lorena”, edito a Padova nella Stamperia dei fratelli Selmin nel 1897. Il libro di proprietà della storica libreria Ai due Santi, in via del Santo nella città veneta, è di dimensioni davvero ridotte, precisamente 17×9 millimetri e pagine perfettamente leggibili, perché il carattere utilizzato, noto con il nome di “occhio di mosca”, fu adoperato dallo stesso editore per l’altrettanto celebre edizione di Dante del 1878. All’antiporta si trova inciso il ritratto di Galileo Galilei. I titoli a stampa sia a piatto che a dorso. Un esemplare davvero unico e ben conservato, custodito all’interno di un cofanetto contemporaneo.

La lettera di Galileo a Maria Cristina di Lorena

Questo celebre libro di formato minuscolo è il più piccolo mai prodotto con caratteri mobili. Fu stampato nel maggio 1897 ed è conservato nella biblioteca Malatestiana di Cesena. Scritto da Galileo Galilei per Cristina di Lorena, alla quale lo scienziato assicura che la teoria copernicana (il Sole è fermo e tutti i pianeti vi ruotano intorno) non è in contrasto con la fede. La crescente ostilità degli ambienti religiosi contro la teoria copernicana portò il Sant’Uffizio, nel 1616, a condannare recisamente questa e a riaffermare l’imposizione del sistema tolemaico: le opere di Copernico furono messe all’Indice e Galileo venne convocato a Roma a giustificare le sue opinioni. Egli sosteneva, anche nella lettera a Cristina di Lorena, co-reggente del Granducato di Toscana, dopo la morte prematura di suo figlio Cosimo II de’ Medici, dal 1621 fino al 1628, che la teoria copernicana non era in contrasto con la Bibbia: questa si doveva ritenere infatti scritta in un linguaggio tale da riuscire comprensibile agli uomini del suo tempo, senza scopi di verità scientifica, che si potevano invece raggiungere solo con l’osservazione diretta della natura; la sua posizione fu respinta e Galileo fu diffidato dall’occuparsi ancora della teoria eliocentrica.

Il mini – libro di Joshua Reichert

Benché le autorità ecclesiastiche avessero autorizzato la pubblicazione dell’opera “Il dialogo sopra i due massimi sistemi del Mondo” e, nella prefazione e nelle conclusioni, Galileo affermasse di accettare la verità religiosa secondo la Bibbia, la difesa del sistema copernicano era manifesta: lo scienziato fu nuovamente chiamato a Roma, processato e giudicato colpevole (1633). Costretto ad abiurare, fu condannato alla prigione a vita: la pena fu subito mutata in quella dell’isolamento, che egli trascorse a Siena presso l’arcivescovo suo amico e poi nella villa di Arcetri, vicino a Firenze.

Pare, però, che il primato del formato sia stato battuto da un libro edito dalla casa editrice Die Gestalten Verlag che ha pubblicato in 30 copie il nuovo libro più piccolo del mondo delle dimensioni di 2,4×2,9 mm, che riporta ventiquattro lettere dell’alfabeto, realizzato dal tipografo Josua Reichert. Per gli appassionati del genere, esiste anche la striscia a fumetti più piccola del mondo: “Juanita Knits the Planet” Non restano indietro neanche Giappone e Canada. Infatti, stando al Guinnes dei primati, il libro più piccolo del mondo viene dal Giappone, misura 0,74×0,75 mm, e si trova a Nunkyo. Il minuscolo manoscritto, intitolato “Fiori delle quattro stagioni”, conta 22 pagine che contengono foto di vari fiori che coprono tutte le stagioni dell’anno. Esistono solo 149 copie delle 250 stampate.

Il mini – fumetto “Juanita Knits the Planet”

Il mini – libro “Teeny Ted from Turnip”

Infine, sempre secondo il Guinnes dei primati, sarebbe invece canadese la più piccola riproduzione di un libro stampato. Si tratta di “Teeny Ted from Turnip Town”, misura 0,644×0,660 mm ed è stato scritto da Malcolm Douglas Chaplin e pubblicato da suo fratello Robert. Il libro è dotato anche di un codice ISBN, può essere letto solo con l’ausilio di un microscopio elettronico a scansione. Ma la Russia sorprende con un annuncio che coglie di sorpresa i miniaturisti di tutto il mondo: la produzione di un libro di 0,07×0,09 mm (quindi molto più piccolo sia del libro giapponese sia della riproduzione canadese). È opera del micro-miniaturista Vladimir Aniskin dell’Istituto di Meccanica teorica e applicata dell’Accademia russa delle scienze.

L’invenzione di Vladimir Aniskin

Aniskin ha impiegato cinque anni per produrre da solo tutta la tecnologia necessaria per creare il libro e in un mese ha realizzato due versioni. La prima s’intitola “Levsha” ed è dedicata a Nikolaj Leskov del quale riproduce “Storia del fabbro mancino e strabico di Tula e della pulce d’acciaio”. Il secondo, invece, s’intitola “Alfabeto” e contiene le lettere dell’alfabeto russo. I tomi sono stati stampati utilizzando il processo litografico in fogli di pellicola dello spessore di tre o quattro micron.

La parte più difficile del lavoro, come dichiarato da Aniskin, è stato il legare insieme le pagine in modo che possano essere girate senza problemi. A questo proposito, ha usato fili di tungsteno del diametro di cinque micron come “molle” per le pagine, che si possono girare con l’ausilio di un ago di metallo affilato. Al momento, l’idea di Aniskin è di stampare 10 esemplari di entrambi i libri. Non resta che attendere il riconoscimento ufficiale del Guinnes dei primati per poter affermare definitivamente che si tratta del nuovo libro più piccolo del mondo e godere di una piccola entusiasmante lettura.

Claudia Gaetani

Nell’immagine di copertina, il mini-libro con la lettera di Galileo a Maria Cristina di Lorena

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