//I centenari in Italia, più donne che uomini

I centenari in Italia, più donne che uomini

di | 2023-07-23T07:54:19+02:00 23-7-2023 6:05|Top Blogger|0 Commenti

Non ci sono dubbi, e lo diciamo con soddisfazione, l’Italia (almeno numericamente) è un paese per vecchi. Infatti il numero dei centenari, dal 2003 a oggi, è quadruplicato. E’ il dato sorprendente che emerge dall’ultima indagine dell’Istat, l’Istituto nazionale italiano di statistiche, secondo il quale in Italia le persone che nel 2023 hanno superato la invidiabile soglia del secolo sono 19.714, un numero quadruplicato rispetto al 2002 quando le persone con oltre 100 anni, sempre secondo l’Istat, erano poco più di 5mila. Ancor più interessante è sapere che di questi 19.714 centenari l’83% (16.427) sono donne mentre il restante 17% (3.287) sono uomini. L’indagine Istat, denominata “Centenari in Italia, una popolazione in aumento” ci dice anche quali sono le zone del Bel Paese dove si concentra il maggior numero di persone longeve. La maggior parte di queste si trovano nelle regioni settentrionali mentre invece quella con la più alta percentuale di ultracentenari rispetto agli abitanti risulta essere il Molise.

Brindisi alla lunga vita

Numeri che possono certamente regalare grande soddisfazione ma che ci devono far riflettere su come questa crescita significativa della popolazione si sia trasformata, e lo sarà ancora di più in seguito, in una evoluzione demografica della società di cui dovremo prendere atto con le giuste misure di sostegno a favore delle persone più anziane.
Se da una parte il progressivo invecchiamento della popolazione è un chiaro segnale del miglioramento delle condizioni di vita in generale, dall’altro richiede una serie di oneste riflessioni affinché agli anziani, spesso persone malate, sole e indigenti, venga assicurato il mantenimento del benessere psicofisico anche attraverso l’individuazione dei fattori che possono favorirlo e delle figure professionali più adatte all’assistenza.

L’Onu ci dice inoltre quanti sono i centenari nel mondo. Nel 2022 erano quasi 600 mila e potrebbero diventare oltre 3 milioni e mezzo nel 2050. L’indagine di Dan Buettner, ricercatore del National Geographic, denominata “The Secrets of long life”, indica nella regione di Okinawa, in Giappone, la zona del mondo con più centenari. Nella stessa classifica troviamo Costarica, California, l’isola di Ikaria, in Grecia, e Italia. La ricerca si è concentrata sullo stile di vita delle persone che abitano in queste aree – ribattezzate “zone blu” – per rintracciare le eventuali condizioni e buone abitudini che favorirebbero una maggiore longevità. A Perdasdefogu, un paese dell’Ogliastra in Sardegna, vivono 8 centenari su 1778 residenti, il che vuol dire uno ogni 222 persone.

Ma quali sono, secondo i ricercatori, le condizioni che aumentano le probabilità di una lunga vita? Eccole: attività fisica regolare, abitudini alimentari corrette, buone relazioni con gli altri e con l’ambiente sociale in cui si vive. Tutte condizioni che favoriscono il benessere psicofisico e, di conseguenza, la possibilità di vivere più a lungo, senza escludere una predisposizione genetica specifica. Per gli esperti che studiano la longevità, infatti, un elemento determinante per agevolare un processo di invecchiamento più sano e regolare rispetto ai coetanei risiede proprio nel DNA e nei geni ereditati dai genitori. Tuttavia numerosi studi sulle persone anziane hanno portato a ritenere che esista un ventaglio di altri elementi, idonei a favorire o sfavorire la longevità, tra i quali: ll luogo in cui si è nati e si vive; l’integrazione sociale e la qualità delle relazioni con la famiglia e le altre persone; l’attività fisica e intellettiva.

Lascia un commento

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi