//Gaza, insieme per salvare cani e gatti

Gaza, insieme per salvare cani e gatti

di | 2023-12-08T19:40:56+01:00 10-12-2023 6:05|Top Blogger|0 Commenti

Migliaia di cani e gatti randagi muoiono di fame in Cisgiordania. Le associazioni animaliste stanno lavorando per salvarli.
I cani randagi che vivono in Cisgiordania facevano affidamento su turisti e ristoranti per cibo e acqua. Dallo scoppio della guerra tra Israele e Hamas, il 7 ottobre, i turisti sono fuggiti e i ristoranti hanno chiuso. Il Rifugio di Betlemme, l’unico ente di beneficenza per animali registrato in Cisgiordania, sta cercando di aiutare migliaia di cani. Con l’aiuto dell’organizzazione internazionale per gli aiuti di emergenza Animal Heroes, la sua fondatrice palestinese, Diana Babish, sta fornendo acqua, cibo e cure mediche a cani, gatti e altri animali affamati. I volontari di Animal Heroes, sia palestinesi che israeliani, lavorano insieme per salvare gli animali: “Fianco a fianco, rischiano la vita perché non è sicuro per nessuno di loro attraversare la zona di confine”. “La situazione è straziante – afferma Esther Kef, fondatrice di Animal Heroes -. Ogni giorno Diana porta al suo rifugio cani disidratati e affamati. Se non agiamo in fretta migliaia di animali non sopravviveranno”. Sebbene i combattimenti tra Israele e Hamas siano in gran parte concentrati a Gaza, gli effetti si fanno sentire anche in Cisgiordania.

Volontari in soccorso degli animali feriti

“Le persone stanno lottando per sopravvivere – afferma la fondatrice di Animal Heros – solo il 10% degli abitanti ha un lavoro retribuito al momento. Le attività commerciali chiuse e la mancanza di turisti hanno provocato un aumento delle interazioni tra umani e animali randagi. Senza rifiuti da setacciare nei caffè e nei ristoranti, infatti, i cani sono costretti a girovagare affamati intorno alle case e nei campi profughi”.

“Gli animali non hanno scelta, hanno bisogno di cibo – dice Esther -. E allo stesso tempo le persone sono meno disponibili ad aiutarli perché non hanno un reddito e faticano a sopravvivere”. A Gerusalemme esiste una clinica veterinaria aperta 24 ore su 24 ma dal 7 ottobre attraversare il confine è complesso e pericoloso, soprattutto per i palestinesi. Una situazione che a volte è fatale per alcuni animali. “Abbiamo trovato un cucciolo che era in pessime condizioni – racconta Esther – era stato picchiato e aveva quattro fratture alla testa e al collo”. Non potendo attraversare il confine di notte per ricevere le cure salvavita necessarie, il cucciolo purtroppo non è sopravvissuto.
I volontari di Animal Heroes si sono recentemente recati in Cisgiordania per aiutare a consegnare gli aiuti di emergenza. La situazione è straziante, ogni giorno Diana riporta al suo rifugio cani disidratati e affamati.

Soccorsi per cani e gatti

Un bimbo di 10 anni ha salvato un cane ferito. La scorsa settimana Diana ha ricevuto una telefonata da una donna del campo profughi di Dheisheh. Suo figlio Amer, di 10 anni, si stava prendendo cura di un cane che era stato colpito all’occhio da una pietra. “Il bimbo aveva implorato la madre di chiamare aiuto – racconta -. Stava dando acqua e cibo al cane ma si è reso conto che la ferita stava peggiorando”. Lo hanno subito portato al rifugio di Animal Heroes a Betlemme dove il cane è stato affidato alle cure di un veterinario.
“È stato bellissimo vedere mio figlio così orgoglioso – ha affermato la madre del bambino – non l’avevo mai visto così felice in vita sua. E tutti gli altri ragazzi intorno a lui lo guardavano come se fosse l’eroe del giorno”.

In questo territorio martoriato dalle bombe anche gli animali hanno un disperato bisogno di cibo, provviste, rifugio e assistenza medica. Animal Heroes è un’organizzazione internazionale di emergenza con basi in Italia, Finlandia, Paesi Bassi, Regno Unito e Stati Uniti. I cani e i gatti salvati da Diana a Gaza e in Cisgiordania vengono dati in affidamento o inviati con i volontari del volo in luoghi sicuri in tutto il mondo. Oltre a fornire cibo e cure mediche, Animal Heroes vuole avviare un programma educativo nelle scuole e nei campi profughi per incoraggiare la sensibilità verso gli animali.

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