//“Doc”, quando vincono passione e sentimenti

“Doc”, quando vincono passione e sentimenti

di | 2024-03-10T00:34:22+01:00 10-3-2024 6:00|Punto e Virgola|0 Commenti

Una volta si chiamavano sceneggiati, adesso sono le serie, anzi le fiction. Perché usare un termine inglese fa sempre chic, tanto che anche la Tv pubblica italiana ha da tempo creato una divisione apposita che si chiama appunto Rai Fiction. La sostanza, comunque, non cambia: si tratta sempre di storie (create di sana pianta o derivanti da romanzi o ancora adattamenti di vario genere e natura), che si sviluppano in più appuntamenti e che riescono a generare un attaccamento quasi morboso da parte dei telespettatori alle vicende e ai personaggi che le animano. L’ultimo clamoroso esempio è costituito da Doc – Nelle tue mani, la cui ultima puntata della terza serie è andata in onda proprio qualche giorno fa. A proposito, sembra ormai certo che ci sarà un’ulteriore stagione, anche se naturalmente non si sa ancora chi rimarrà degli attuali protagonisti.

Luca Argentero e Matilde Gioli

La serie è ispirata alla vera storia del dottor Pierdante Piccioni, ex primario dei Pronto soccorso di Lodi e Codogno, che, in seguito a un incidente stradale sulla tangenziale di Pavia, aveva dimenticato gli ultimi 12 anni della sua vita. La sceneggiatura è di Francesco Arlanch e Viola Rispoli, mentre alla regia nel corso delle tre stagioni si sono alternati dapprima Jan Maria Michelini e Ciro Visco, poi Beniamino Catena e Giacomo Martelli, infine ancora Michelini con Nicola Abbatangelo e Matteo Oleotto. La serie va in onda su Rai 1, appartiene al genere “medical drama” (ancora un inglesismo…), è ambientata nel fittizio “Policlinico Ambrosiano” di Milano e ruota intorno alle vicende del personale sanitario che lavora nel reparto di medicina interna, diretto dal professor Andrea Fanti, interpretato da Luca Argentero: è lui il mitico “Doc” ed è così che si fa chiamare da colleghi e personale dell’ospedale. Complessivamente, dal 2020 ad oggi, sono andati in onda 48 episodi.

I protagonisti della terza stagione

Non è il caso di scendere troppo nei particolari della trama che, peraltro, molti conoscono anche nei dettagli. Certo, vengono trattati i casi di tanti pazienti affetti dalle più svariate patologie: molto spesso vengono salvati dalle intuizioni (più o meno geniali, ma talvolta anche poco convincenti) del dottor Fanti e dei suoi collaboratori, compresi gli specializzandi, ma in qualche caso nonostante gli sforzi il malato non ce la fa. Come peraltro avviene nella realtà. Il filo conduttore comunque è costituito dalle vicende private dei tanti personaggi e dagli intrecci con la gestione del reparto e più in generale dell’intero policlinico.

La storia inizia quando il professor Fanti viene ferito gravemente alla testa da un colpo di pistola esploso dal padre di un giovane morto a causa della somministrazione di un farmaco sbagliato: pur non uccidendolo, lo sparo procura al medico un irreversibile trauma prefrontale, che a sua volta gli provoca la perdita della memoria degli ultimi dodici anni di vita. E dunque Andrea per la prima volta passa dall’essere un autorevole medico a un semplice paziente dell’ospedale stesso in cui precedentemente lavorava. Il recupero della memoria è lento e molto faticoso; a sprazzi vengono a galla tanti episodi: la morte del figlio di 4 anni, la separazione con la moglie Agnese (anch’ella medico, oltre che direttrice sanitaria dell’Ambrosiano, interpretata da Sara Lazzaro), la storia con la collega di reparto Giulia Giordano (la splendida Matilde Gioli), la morte per Covid di un altro medico e di una specializzanda, le inchieste, gli inganni, gli sgambetti… E anche tanti amori che fioriscono in corsia e che, tra mille vicissitudini, rendono avvincente il racconto.

Doc con la moglie Agnese, interpretata da Sara Lazzaro

Nell’ultimo ciclo, Fanti è tornato primario e ora deve nuovamente gestire la responsabilità dell’intero reparto, inclusa la formazione dei medici più giovani. Inoltre, viene messo sotto pressione dall’arrivo della nuova direttrice amministrativa, che vuole contenere i costi del reparto e aumentarne l’efficienza. Nel frattempo, Agnese accetta nuovamente l’incarico di direttrice sanitaria e, mentre attraversa una fase di crisi con il suo compagno, si incontra spesso con il professor Bramante, ex docente di Medicina suo e di Andrea, con cui sembra avere in comune un segreto piuttosto oscuro (che viene svelato solo nell’ultima puntata). Ad aiutare “Doc” a recuperare almeno parzialmente la memoria c’è l’amico neuropsichiatra Enrico Sandri, interpretato da Giovanni Scifoni.

I protagonisti delle stagioni precedenti

Sicuramente si tratta di un prodotto ben costruito, che si regge e si autoalimenta attraverso le vicissitudini più comuni nella vita di tutti i giorni: amore, lavoro, tradimento, inganno, malattia, bugie, ma anche solidarietà, complicità, condivisione… Sentimenti ben miscelati e distillati con la giusta dose di partecipazione emotiva che il pubblico televisivo ha costantemente premiato con indici di ascolto e di gradimento altissimi. Il successo è dovuto soprattutto al protagonista Luca Argentero, ma intorno a lui si muovono con altrettanta bravura altri ottimi attori: oltre ai già citati, Teresa Di Eusanio (la caposala Teresa), Marco Rossetti (il dottor Damiano Cesconi), Piepaolo Spollon (il dottor Riccardo Bonvegna), gli specializzandi Federico Lentini, Martina Carelli e Lin Wang, interpretati rispettivamente da Giacomo Giorgio, Laura Cravedi e Elisa Wong. Forse il successo è eccessivo, ma di certo non immeritato perché la serie si fa apprezzare. In Tv c’è di molto peggio…

Buona domenica.

Lascia un commento

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi