//Con i Borghi più belli l’Italia più genuina

Con i Borghi più belli l’Italia più genuina

di | 2023-11-10T19:38:18+01:00 12-11-2023 6:00|Punto e Virgola|0 Commenti

L’Italia più bella e meno conosciuta, lontana dai clamori e dai circuiti turistici più rinomati e battuti, ma non per questo meno attraente e coinvolgente. E’ l’Italia dei Borghi più belli, quelli certificati dall’Associazione nata nel 2002 che analizza le centinaia di domande presentate e che, in base a criteri di selezione molto rigidi, seleziona quelli meritevoli di godere di uno status che assicura da un lato sviluppo economico e sociale, ma funge anche da stimolo per un’assunzione di responsabilità importanti nei confronti degli altri componenti della rete.

Nell’ultima riunione del Consiglio direttivo, presieduto dall’umbro Fiorello Primi, la lista dei borghi più belli d’Italia si è arricchita di 7 new entry: Maccagno Imperiale (Varese), Badalucco (Imperia), Monteprandone (Ascoli Piceno), Giano dell’Umbria (Perugia), Palena (Chieti), Frigento (Avellino) e Agira (Enna). Ora i borghi associati sono in tutto 361, sparsi sull’intero territorio nazionale. La certificazione si ottiene dopo aver superato ben 72 parametri di ammissione. L’Associazione nasce all’interno della Consulta del Turismo dell’AncI (Associazione nazionale comuni d’Italia, attualmente presieduta dal sindaco di Bari, Antonio Decaro)  allo scopo di valorizzare e promuovere il grande patrimonio di storia, arte, cultura e paesaggi presente nei piccoli centri italiani, espressione della bellezza e del fascino di cui il nostro Paese è leader nel mondo.

Maccagno Imperiale, in provincia di Varese

Per essere ammesso nell’Associazione de “I Borghi più Belli d’Italia” e utilizzarne il marchio, ogni Comune deve soddisfare criteri particolarmente selettivi: si comincia con la popolazione che non deve superare i 15mila abitanti e che, nel borgo antico o centro storico del Comune o nella frazione indicata, non superi i duemila abitanti. Il Borgo deve avere una presenza di almeno il 70% di edifici storici anteriore al 1939, offrire un patrimonio che si faccia apprezzare per qualità urbanistica e architettonica, con la presenza di elementi decorativi simbolici (frontoni, insegne, stucchi). Inoltre, il Comune candidato deve aver manifestato, attraverso fatti concreti, politiche di valorizzazione, sviluppo, promozione e animazione del proprio patrimonio misurabili secondo alcuni criteri (chiusura permanente o temporanea alla circolazione automobilistica, organizzazione di parcheggi esterni, mimetizzazione delle linee aeree elettriche e telefoniche, accessibilità, studio particolare dell’illuminazione pubblica, delle insegne pubblicitarie, degli spazi pubblici; cura del verde pubblico.

Giano dell’Umbria (Perugia)

L’elenco sarebbe ancora lungo, ma già i principi enunciati permettono di comprendere come non sia affatto semplice entrare a far parte dell’Associazione. al momento, sono un migliaio i comuni che hanno chiesto di essere valutati per l’ammissione e la lista d’attesa è lunga, a dimostrazione dell’interesse che i piccoli comuni hanno nei confronti dell’Associazione. La rigidità della selezione è una garanzia nei confronti dei visitatori italiani e stranieri e un incentivo, anche per chi non viene ammesso, a migliorare il borgo in termini di conservazione, rispetto alla qualità della vita per i residenti e nel sistema di accoglienza per i turisti.

Agira, in provincia di Enna

“Ci congratuliamo – sottolinea il presidente Fiorello Primi – con i 7 borghi per aver superato l’articolato iter di valutazione per l’ingresso nella nostra Associazione, un procedimento di valutazione certificato Iso9001 che ci riconosce la capacità di ricercare e valorizzare l’eccellenza. Ci sono borghi già affermati che rafforzano il prestigio dell’’Associazione e altri che, pur essendo affascinanti e ricchi di tesori artistici, culturali e ambientali, sono meno conosciuti e hanno quindi bisogno del nostro traino per farsi conoscere e apprezzare”.

Frigento (Avellino)

Magari, prima di avventurarsi in improbabili viaggi verso destinazioni più o meno esotiche, sarebbe opportuno lasciarsi rapire da queste località, sicuramente meno conosciute (sul sito dell’Associazione sono disponibili tutte le località che possono fregiarsi del prestigioso titolo, divise per regione) ma ricche di storia, di bellezze d’ogni genere, di proposte enogastronomiche di sicuro livello e a prezzi assolutamente competitivi.

Buona domenica.

 

Nell’immagine di copertina, un panorama di Monteprandone, in provincia di Ascoli Piceno

 

 

 

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