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Clima, non solo l’uomo responsabile della crisi

di | 2023-08-31T19:47:11+02:00 3-9-2023 5:30|Attualità, Sezione 7|0 Commenti

MILANO – Riscaldamento globale: quali sono le teorie emergenti sul cambiamento climatico? Cosa si può fare per salvare il pianeta? Il riscaldamento globale è da tempo un argomento di interesse primario nella comunità scientifica e nella società in generale. Fino ad ora si è sempre pensato che il cambiamento climatico e il relativo innalzamento delle temperature globali sia dovuto essenzialmente a determinate attività umane come l’uso dei combustibili fossili e la deforestazione. Sebbene queste siano delle concause gli scienziati ultimamente hanno cominciato a considerare altre variabili che potrebbero contribuire a questo fenomeno.

Per esempio sembra che possano influire sul clima impazzito l’attività di vulcani sottomarini o addirittura alcune norme di navigazione marittima. Infatti, secondo il climatologo Michael Diamond della Florida State University, le restrizioni sull’inquinamento delle navi mercantili, introdotte a partire dal 2020, potrebbero aver avuto un impatto inatteso sull’ambiente. Come? Le restrizioni imposte hanno portato a una significativa diminuzione delle particelle inquinanti emesse dalle navi, e fin qui sembrerebbe una cosa buona, ma a dire il vero proprio quelle particelle inquinanti avevano una funzione positiva, quella di riflettere la luce solare e quindi di raffreddare l’atmosfera. La rimozione delle “polveri navali” sembrerebbe aver provocato un aumento delle temperature globali che in un tempo relativamente prossimo, il 2050, si potrebbe tradurre in un aumento di 0,1 gradi centigradi rispetto a quelle attuali.

Un’altra teoria porterebbe a pensare che le variazioni di temperatura siano da attribuire all’attività di vulcani sottomarini. Si è osservato che l’eruzione di un vulcano sottomarino chiamato Hunga Tonga-Hunga Ha’apai, avvenuta nel gennaio 2022 nel Pacifico meridionale abbia rilasciato più di 150 milioni di tonnellate di vapore acqueo nell’atmosfera che altri non è che un potente gas serra. Altre possibili influenze includono le polveri sollevate dai deserti africani e le variazioni dell’attività solare, sebbene la comunità scientifica non riconosca la veridicità di quest’ultima ipotesi.

Il professor Antonino Zichichi, in accordo con il premio Nobel Carlo Rubbia, sostiene da sempre che il riscaldamento globale è influenzato da fattori che vanno oltre l’attività umana dissentendo da quanto dice la maggior parte delle persone. Secondo lui, le cause del cambiamento climatico sono legate all’attività solare anziché alle azioni antropiche. L’imputata principale della crisi climatica è l’anidride carbonica ma, obietta il fisico, la CO2 non è certamente il nemico numero uno del pianeta. Infatti le piante non potrebbero vivere senza anidride carbonica, perché essenziale per la fotosintesi. E senza carbonio non c’è vita. Ci sono scienziati, come Carlo Buontempo, direttore della rete europea di satelliti Copernicus, che sostengono che i dati record delle temperature non possono essere completamente spiegati solo dal cambiamento climatico e da El Niño, un fenomeno meteorologico periodico.

Altri invece si orientano a considerare l’esistenza di altre influenze sottostanti come possibili responsabili del cambiamento climatico. Resta il fatto che nonostante le numerose ipotesi la maggior parte della comunità scientifica è d’accordo sul fatto che il cambiamento climatico causato dall’uomo rappresenti una delle cause principali dell’innalzamento delle temperature globali. Il futuro del pianeta Terra dipende dalla capacità di affrontare questa sfida e di ridurre le emissioni di gas serra per preservare l’ambiente per le generazioni future. Concludendo si può affermare che il riscaldamento globale è un problema complesso che coinvolge molteplici fattori e deve essere affrontato e risolto attraverso sinergie e collaborazioni a livello mondiale quanto prima.

Margherita Bonfilio

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