/, Sezione 8/Claudio Caldarelli, ecco la poesia delle passioni

Claudio Caldarelli, ecco la poesia delle passioni

di | 2023-12-02T12:10:14+01:00 3-12-2023 5:35|Cultura, Sezione 8|2 Comments

FIANO ROMANO (Roma) – Intarsi e incastonature sono preziosi come quelli di un gioielliere ma le cose belle che crea non sono da indossare, semmai da “sentire” con l’anima. Claudio Caldarelli, classe 1957, scrive versi così, da autodidatta “esperto”, di variegata cultura come può essere quella che si costruisce con la curiosità e il coraggio. E per questo nei suoi versi si può trovare tutto l’armamentario che il poeta utilizza per destare stupore: enjambement, inversioni, scambi, anafore, sinestesie, ossimori e, sì, anche qualche rima. Un fiume in piena che da sempre ha trovato nella scrittura la sua dimensione, la cura, il freno ad un impeto dirompente. Si sa: il poeta non scrive ciò che vede con gli occhi ma con l’immaginazione. La frenesia, la passione con cui Caldarelli ama fare esperienze sono, dunque, una ispirazione continua per la sua produzione artistica.

A lui, che di professione è stato ferroviere macchinista, le parole escono dalla penna già scelte tra le più belle e di suono gradevole, nel giusto ordine, pronte a produrre quell’emozione che non si può spiegare però sta lì, aspetta di essere colta. Quando si dice il talento! E così sono anni che Caldarelli scrive. “Ho iniziato da ragazzino con i biglietti d’amore – racconta – e poi non ho più smesso fino a quando non è diventata una cosa seria”. Tutto il tempo libero di una vita dedicato alla scrittura, il suo, anche quello delle notti in cui il giovane ferroviere-poeta infreddolito smontava dal lavoro sulla tratta Torino-Aosta, a soli 20 anni, ma con tanta voglia di fare, tante cose da dire e da scrivere. Poi il giornalismo impegnato su quotidiani storici come Paese sera negli anni ’80 fino alla fondazione, con altri amici-colleghi, di “Stampa critica”, una rivista di approfondimento socio-culturale di cui è direttore dal 2011.

C’è poco spazio per la noia nella vita di Claudio Caldarelli. La sua Musa ispiratrice si manifesta sempre sotto spoglie diverse: come le nuove sfide sportive – per esempio quella della montagna, passione da sempre coltivata – o della recitazione, un settore per lui ancora da esplorare. Tutto per lui diventa emozione e si tramuta in parola preziosa. Una passione che lo assorbe più di un lavoro – è in pensione da qualche anno – e da cui ha ricevuto e continua a ricevere riconoscimenti di alto livello come il premio “Eugenio Montale” conferitogli da Mario Luzi, il premio “Ada Negri”, “Moby Dick” e tantissimi altri che lo hanno reso noto nell’ambiente letterario. “Che ci posso fare – chiede scherzando – se le giurie mi scelgono?”.

Il fatto è che la scrittura di Claudio Caldarelli è probabilmente unica nel suo genere per quella che lui definisce la “presunzione” di dare nuova vita a opere che rischiano di non essere più lette. Ecco, quindi, come è nato “Rosso (in luogo d’ogni amore acceso)”, la sua prima pubblicazione (edizioni Eretica, 2022), una raccolta di poesie che nascono dall’innesto di versi autografi con un incipit e un finale di altri autori. L’incastonatura di pensieri, parole, figure retoriche di mani diverse è qualcosa di ermeticamente inspiegabile ma l’effetto poetico non solo è innegabile ma addirittura strabiliante. Le immagini sono fresche pur portando su di sé il segno del tempo se i versi sono di Shakespeare o Lucrezio o, ancora, di Orazio ma non fa niente perché la contaminazione conferisce loro una nuova vitalità.

Per questa sua caratteristica Claudio Caldarelli, che per onestà si perita di riportare nelle note l’opera e l’autore di ogni citazione, ora che non ha più l’impegno del lavoro esercita la poesia come professione: viene invitato a leggere i suoi versi in molti incontri ed eventi e sono poche le sere in cui può considerarsi libero. Tra la sua rivista, le nuove raccolte di poesia in cantiere, i concorsi letterari, ci sono anche l’Università di Perugia e di Chieti che lo chiamano a leggere le sue opere perché il suo stile incuriosisce, stuzzica, stupisce e le domande degli studenti sono sempre molte. I temi trattati da Caldarelli variano dalla natura, ai suoni, ai colori che sul foglio prendono, come in un caleidoscopio, le forme cangianti della vita quando la si ama di un amore così forte che è impossibile non si trasformi in arte pura.

Gloria Zarletti

2 Commenti

  1. tommasina 3 dicembre 2023 at 19:00 - Reply

    Bellissimo articolo…https://www.ilpuntoquotidiano.it/claudio-caldarelli-ecco-la-poesia-delle-passioni/
    Claudio oltre tutto quanto splendidamente descritto è anche un amico sincero che trova sempre il tempo di esserti vicino anche se lontano… Vorrei chiedere all’autore dell’articolo e al Direttore della Testata se posso divulgarne i contenuti e/o condividerlo sul mio periodico http://www.arcipelagocanarie.eu
    grazie Tommasina Guadagnuolo

    • Nicola Savino 3 dicembre 2023 at 20:30 - Reply

      Sono Nicola Savino, direttore responsabile de ilpuntoquotidiano.it. La risposta è certamente affermativa
      Grazie per l’attenzione

Lascia un commento

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi