//Bergamo, in bicicletta per vivere meglio

Bergamo, in bicicletta per vivere meglio

di | 2023-03-12T06:45:41+01:00 12-3-2023 6:47|Top Blogger|0 Commenti

Anche la mobilità sostenibile ha il suo premio annuale assegnato dall’Anci, l’associazione dei Comuni italiani, e questa volta l’Urban Award (perché scriverlo in inglese se riguarda l’Italia?) è andato a Bergamo. Non soltanto piste ciclabili e velostazione, tra le iniziative più innovative adottate nella città lombarda c’è anche un progetto per la gamification (aridaje!) della mobilità su due ruote: ovverossia più pedali e più vieni premiato. Sono previsti, infatti, rimborsi chilometrici quotidiani e premialità aggiuntive sia a livello giornaliero che mensile.

Nico Capogna

Una sperimentazione iniziata a settembre che si concluderà in questo mese di marzo. Un progetto simile è diventato realtà già due anni fa a Bari. Si chiama Car pooling e sta a significare l’uso condiviso di automobili private tra un gruppo di persone, con il fine principale di ridurre i costi di spostamento. Il carpooling è uno degli ambiti di intervento della cosiddetta mobilità sostenibile, in quanto consente di ridurre il numero di auto in circolazione con effetti benefici su inquinamento, congestione stradale e necessità di infrastrutture. Per le biciclette si chiama Pin Bike, è stato ideato da un barese, Nico Capogna, ed è il sistema brevettato e antifrode per la certificazione e il monitoraggio delle tratte urbane percorribili in bicicletta che permette a Comuni, scuole, pubbliche amministrazioni e aziende private di misurare la sostenibilità della mobilità dei propri dipendenti e studenti, premiandoli con incentivi economici sotto forma di rimborsi chilometrici (fino a 25 centesimi per chilometro pedalato e 80 euro al mese) oppure di buoni sconto in negozi. La tecnologia brevettata garantisce un sistema antifrode grazie all’integrazione delle registrazione all’app Pin Bike con il sensore montato sulla bicicletta dei partecipanti.

Più pedali, più guadagni

“Il nostro è un sistema che si basa su un dispositivo hardware anti frode che consente di certificare gli spostamenti su due ruote sia per i collegamenti casa-scuola e casa-lavoro che per i percorsi cosiddetti generici, come recarsi a fare la spesa, in palestra, a cena con gli amici”, afferma Nico Capogna, fondatore e amministratore della start up. “L’obiettivo prioritario del nostro progetto – ha aggiunto – è educare le persona a muoversi in maniera responsabile e sostenibile che significa non solo incentivare l’uso della bici in ambito urbano ma anche incentivare i cittadini a utilizzare le due ruote come un normale mezzo di trasporto, vincendo una serie di alibi legati alla bici, come il rischio del traffico e la troppo fatica che comporta pedalare”.

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